Gmail bloccato in Cina, Google alza la voce

Google ha accusato direttamente il Governo di Pechino per i recenti malfunzionamenti di Gmail. Pare che da settimane le caselle mail non siano accessibili a milioni di utenti cinesi. L'intento è quello di serrare le maglie della censura.

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a cura di Dario D'Elia

Google è convinta che il Governo di Pechino stia boicottando il suo servizio Gmail. Da qualche settimana, sebbene non sia stato rilevato alcun problema tecnico, milioni di utenti cinesi non sembrerebbero più riuscire ad accedere alle rispettive caselle di posta. "Non ci sono problemi dal nostro lato; abbiamo fatto controlli approfonditi", si legge nel comunicato ufficiale di Google. "Si tratta di un blocco governativo, accuratamente configurato per far sembra Gmail responsabile".

Censura cinese

Secondo analisti ed esperti si tratterebbe di una mossa di Pechino per serrare ulteriormente le maglie della censura e incrementare il controllo sull'informazione online. Google da tempo sostiene anche che dietro agli attacchi informatici subiti negli scorsi mesi si nascondano proprio i pirati al soldo di Pechino: la qualità delle azioni è troppo sofisticata per pensare a bravate o comunità di appassionati.

"Google ha violato la sua promessa scritta che ci fece quando entrò nel mercato cinese bloccando i filtri dai suoi servizi di ricerca e facendo insinuazioni sugli attacchi hacker", aveva dichiarato in un comunicato il Governo, pochi giorni dopo il re-indirizzamento del traffico Google a Hong Kong. Oggi ecco gli effetti di quella decisione: Gmail bloccato a tempo indeterminato.