Google ci porterà tutti nella nuvola, da domani

Con l'evoluzione di Google Voice Google vuole premere sul modello cloud, spiega un dirigente.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google lancia la sfida del cloud computing, nel 2010, partendo da Google Voice. Lo lascia intendere B. Horowitz, vice presidente alla direzione del prodotto, recentemente intervistato da eWeek. Google Voice potrebbe presto diventare un diretto concorrente di Skype, grazie all'integrazione con le tecnologie di Gizmo5, recentemente acquistata dal colosso dela ricerca.

Google Voice su iPhone, è tornato con WebApp.

"Quello che stiamo cercando di fare è dare alle persone la possibilità di liberare la comunicazione telefonica dal silo in cui è stata rinchiusa negli ultimi dieci anni. Casella vocale, contatti, tutto è stato separato dal web. Abbiamo grandi piani per migliorare questa situazione".

Google Voice potrebbe essere, in altre parole, il cavallo di Troia che Google userà per invadere il territorio del software, e diffondere il modello del cloud computing, che nel 2009 ha già vissuto una crescita notevole.

L'interfaccia di Google Voice - Clicca per ingrandire.

Per Google si tratta soprattutto di fiducia: convincere un utente a consegnare i propri dati alla rete significa fargli superare molti dubbi, tutti legittimi:"Vogliamo costruire una nuvola che abbia tutte le qualità che vorreste. Incredibilmente veloce, accessibile ovunque nel mondo in millisecondi, su ogni dispositivo possibile. trasparente. Si potrà alternare servizi e dispositivi senza doverci pensare, o programmarlo."

Tutti i servizi di Google rientrano nella categoria cloud computing,e si prevede che nei prossimi anni sempre più utenti passeranno alle web app. Per un'introduzione al concetto di cloud computing, potete leggere questo articolo.