Google come Mediaset, ma qui il Garante è nemico

Il Garante delle Comunicazioni (Agcom) vuole aggiornare i parametri del Sistema integrato delle comunicazioni (Sic): la pubblicità di Google è un problema per l'Antitrust.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il Garante delle Comunicazioni (Agcom) vuole mettere in trappola Google, ridefinendo i confini del mercato mediatico nazionale. Il dato è chiave soprattutto per stabilire se sussistano violazioni delle norme antitrust legate al mercato pubblicitario. Dallo scorso autunno infatti, come rivela il Corriere della Sera, Agcom sta pensando di aggiornare i parametri che censiscono il Sistema integrato delle comunicazioni (Sic).

Tutti di fronte a Google

La legge Gasparri del 2004, infilando nel calderone praticamente qualsiasi cosa tranne il web, ha permesso a Mediaset "di rimanere al di sotto della soglia antitrust del 20% del fatturato". Il Corsera sostiene che il Presidente Agcom Calabrò voglia "pinzare" qualcosa dei 500/600 milioni di euro generati in Italia da Google - purtroppo non dichiarati fiscalmente poiché messi a bilancio dalla filiale irlandese, a cui fanno capo le attività europee.

Parallelamente, il giudice per le indagini preliminari di Milano deve ancora stabilire se Google sia responsabile di evasione fiscale - considerando la particolare gestione finanziaria. Il PM Carlo Nocerino ha chiesto l'archiviazione; la risposta del giudice si avrà dopo il 12 febbraio 2010.

A questo punto, se il tribunale dovesse accertare il reato fiscale l'Agcom potrebbe portare a casa un grande risultato. In caso contrario, anche rimettendo mano al Sic, gli equilibri del mercato pubblicitario rimarrebbero praticamente inalterati.