Google gioca sporco, un'indagine per vederci chiaro

La FTC è pronta a indagare su Google, in particolare sul suo comportamento sul mercato pubblicitario correlato alle ricerche. L'inchiesta dovrebbe prendere il via a giorni. Il titolo in Borsa ne risente e tutti si domandano: cosa succederà?

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a cura di Manolo De Agostini

La Federal Trade Commission (FTC) è pronta ad avviare un'inchiesta formale ad ampio respiro su Google. Al centro delle indagini il presunto abuso di posizione dominante della casa di Mountain View nel mercato della pubblicità online correlata alle ricerche.

Tutto sarebbe ormai pronto e la conferma dell'avvio ufficiale della causa civile dovrebbe arrivare a giorni, dopo mesi d'indagini informali. A quasi 13 anni dall'inizio delle attività, ecco il primo scoglio da superare per Larry Page e Sergey Brin, i due fondatori. Anche Microsoft negli anni '90 dovette passare sotto la lente d'ingrandimento delle autorità. La casa di Redmond rischiò molto (persino di essere spezzata in due), ma alla fine ne uscì tutto sommato bene.

È banale dirlo, ma è così: quando ti espandi troppo e diventi leader in diversi mercati, è quasi inevitabile dover passare per le aule di tribunale. Non è certamente la prima volta che Google ha a che fare con le autorità statunitensi, ma in questo caso sotto la lente d'ingrandimento c'è il "core business" dell'azienda, in altre parole il principale veicolo d'incassi. E infatti il titolo in Borsa ha chiuso in perdita, sulla scia di questa notizia.

Sergey Brin e Larry Page, i fondatori di Google

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal "l'inchiesta dovrebbe chiarire se le ricerche all'interno del motore della casa di Mountain View hanno indirizzato gli utenti verso la sempre più vasta rete di servizi Google a scapito delle soluzioni rivali". Negli ultimi anni diverse aziende si sono lamentate del modo in cui Google "posiziona i propri servizi nei risultati di ricerca o di quanto richiede per posizionare gli annunci".

"Google mette in atto un comportamento anticompetitivo che danneggia i consumatori, limitando la capacità di altre aziende di competere per mostrare agli utenti Internet i prodotti e servizi migliori. Sono loro infatti che dovrebbero avere la possibilità di scegliere vinti e vincitori online, non Google", ha dichiarato Fairsearch.org, coalizione che racchiude un gruppo di aziende - tra cui Microsoft, Expedia, TripAdvisor - in prima fila contro la creatura di Page e Brin.

Secondo questo fronte di società, Google "usa contenuti di altre aziende senza permesso, visualizza risultati di ricerca ingannevoli, li manipola per favorire i propri servizi e acquisisce concorrenti facendo leva sulla sua posizione di predominio". Se non sei su Google non esisti, diceva qualcuno.

Il gigante di Mountain View non ha problemi solamente negli Stati Uniti. Lo scorso autunno ha preso il via un'indagine formale dell'Unione Europea (UE, indagine antitrust per fare il pelo a Google - Google colleziona un'altra denuncia antitrust). Al centro dell'inchiesta le stesse tematiche cui ora sarebbe pronta a lavorare l'FTC.

Si prevede che nel corso del procedimento l'autorità per il commercio possa decidere di chiamare a "deporre" altre aziende, in modo da raccogliere informazioni sui loro rapporti con Google. Big G per ora non ha commentato e probabilmente lo farà solo in seguito alla conferma dell'indagine.

Lo scorso novembre, in merito alle azioni della Comunità Europea, Google aveva ripetuto più volte che il suo obiettivo è solamente quello di offrire i contenuti più rilevanti in base alle ricerche degli utenti. L'azienda ritiene quindi che il suo lavoro sia mirato alla qualità e non a piazzare link irrilevanti nelle prime posizioni, danneggiando i propri visitatori.

"Potrebbe sembrare ovvio, ma le persone a volte lo dimenticano – non tutti i siti appaiono nelle prime posizioni, o persino nella prima pagina dei nostri risultati, quindi ci saranno quasi sempre proprietari di siti che sono scontenti del loro posizionamento. Facciamo tutto ciò che possiamo per assicurare che l'integrità dei nostri risultati non venga compromessa".

L'impero di Google sotto la lente d'ingrandimento

In attesa di ulteriori sviluppi, c'è chi è già proiettato alla fine dell'indagine, che potrebbe richiedere un anno o più. Saranno prese misure contro Google? Secondo il WSJ, la "FTC ha lottato con il Dipartimento di Giustizia per prendersi carico del caso, ed è improbabile che l'indagine si concluda senza intraprendere qualche azione".

Nel frattempo, parallelamente a quanto vi abbiamo riportato, il Los Angeles Times aggiunge che i procuratori generali della California, Ohio e New York hanno avviato un'indagine antitrust contro l'azienda di Mountain View. Al momento però non ci sono dettagli precisi.