Google, il collezionista di offese online

Google vince una causa in Inghilterra sulla responsabilità dei commenti offensivi presenti nei risultati delle query

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a cura di Dario D'Elia

Google non può essere considerato un editore, quindi gli eventuali commenti diffamatori presenti nei risultati di ricerche (query) non sono di sua responsabilità. Questo ha sentenziato un giudice britannico, che ha dovuto esprimersi su una querelle legale avviata dalla Metropolitan International Schools.

Il noto istituto europeo per la formazione a distanza aveva citato il motore di ricerca per la gran quantità di commenti negativi (presenti online) correlati alla sua attività. Secondo il giudice, Google non può essere ritenuto responsabile di questi contenuti, "ha semplicemente, secondo il suo ruolo di motore di ricerca, fatto la parte del mediatore".

Un portavoce dell'azienda di Mountain View ha espresso soddisfazione per la sentenza, ricordando che ancora una volta è stato rafforzato il principio di non-responsabilità di un motore di ricerca nei confronti dei commenti presenti su siti terzi.

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