Google Instant, la bella copia di un flop di Yahoo

Google Instant Search si basa su tecnologie proprietarie di Yahoo, secondo un rappresentante dell'azienda. Si mantiene tuttavia il riserbo su un'eventuale violazione, e per ora non ci saranno denunce.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google Instant viola diversi brevetti di Yahoo. L'ultima novità nella ricerca (Google Instant, ricerche alla velocità della luce), che aggiorna i risultati a ogni lettera digitata, sarebbe stata inventata da Yahoo nel 2005, e poi abbandonata per qualche ragione.

Yahoo

Cinque anni orsono infatti Yahoo -  che allora era ancora un nome di riferimento nel settore della ricerca – creò AlltheWeb, sfruttando le tecnologie di una piccola azienda acquistata nei mesi precedenti. Poco tempo dopo comparve anche Yahoo! Instant Search. In entrambi i casi, il principio di funzionamento era lo stesso di Google Instant - o forse bisognerebbe dire il contrario.

Secondo la dirigenza di Yahoo il "nuovo" Google Instant viola almeno cinque brevetti di loro proprietà. Lo spiega Shashi Seth, che tra l'altro afferma che Google ha iniziato i lavori nel 2006 e non nel 2009 come sostiene il colosso di Moutaing View.

Yahoo! sarebbe inoltre ancora al lavoro su un sistema di ricerca istantanea, che dovrebbe essere migliore della proposta Google, perché riduce o elimina l'elemento distrazione. "Se stai cercando di determinare cosa vuole l'utente, non dovresti farlo mostrando una nuova pagina per ogni lettera digitata. Se Yahoo! capisce che stai cercando la data di compleanno di Martin Luther King, te la mostra direttamente, senza offrirti un'intera pagina di risultati che non t'interessano", ha detto Seth. 

L'allenza con Microsoft non ha generato molti cambiaementi.

Secondo Seth Google Instant ha il solo scopo di rimpolpare le casse di Google, perché per ogni pagina mostrata si visualizzano più annunci.

Al momento Yahoo! non si è tuttavia pronunciata sulla possibilità di sporgere denuncia contro Google per le violazioni relative alla ricerca istantanea, né ha voluto chiarire quali siano i brevetti infranti.

Carol Bartz, AD Yahoo

Di certo Yahoo! ha bisogno di qualcosa per risollevarsi. Al momento i prodotti in buona salute non sono molti, probabilmente solo Yahoo! Mail (anch'esso in difficoltà) e Flickr. Recentemente poi un'agenzia di rating ha indicato il valore dell'azienda in "meno di zero". Un duro colpo, al quale ha dovuto far fronte l'Amministratore Delegato Carol Bartz, che ha incontrato investitori e stampa a Wall Street. L'energica dirigente non è però riuscita a dissolvere le ombre che da anni si addensano sull'azienda di Sunnyvale.