Google Reader muore il primo luglio: alternative e petizione

Google ha comunicato al mondo che dal primo luglio staccherà la spina al servizio Reader. Il web insorge e tanti servizi si propongono come alternative.

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a cura di Manolo De Agostini

Il primo luglio Google calerà la scure su Reader. In queste ore la casa di Mountain View ha dato una notizia inaspettata, che ha lasciato di sasso tutti coloro che usano questo servizio. Reader permette di seguire i siti web tramite RSS e soprattutto salvarsi le notizie più importanti per visionarle, in tutta calma, sia sui PC desktop che sui dispositivi mobile. Una soluzione comoda per chi, come noi, deve tenere gli occhi sulle migliaia di avvenimenti che si susseguono ogni giorno, ma in generale è un ottimo servizio per tutti.

"Abbiamo presentato Google Reader nel 2005, nel tentativo di rendere più semplice alle persone scoprire e mantenere sotto controllo i loro siti web preferiti. Il prodotto ha un seguito fedele, ma negli anni l'uso si è ridotto. Quindi dal primo luglio 2013 ritireremo Google Reader. Gli utenti e gli sviluppatori interessati ad alternative possono esportare i loro dati, incluse le loro sottoscrizioni, con Google Takeout nel corso dei prossimi quattro mesi", si legge sul blog ufficiale dalla casa di Mountain View.

Secondo un ex dirigente però tutto girerebbe attorno a Google+: l'obiettivo sarebbe quello di far usare agli utenti il social network e anche per questo tanti di sviluppatori di Reader sono passati al team che cura lo sviluppo di Google+. Il post si può leggere su Quora, anche se l'autore specifica che si tratta solo di un insieme di speculazioni.

Reader non è l'unico servizio che sarà tagliato dall'azienda di Mountain View nei prossimi mesi. D'altronde sotto la guida dell'amministratore Larry Page Google sta rifocalizzando gli sforzi solo su quei servizi che reputa essenziali e remunerativi. Sono state 70 le chiusure di funzioni o servizi dall'avvio delle "pulizie di primavera" nel 2011.

In questa tornata preparatevi a dire addio o a vedere ridimensionati anche ad Apps Script, l'API CalDAV, Google Building Maker, Google Cloud Connect, Search API for Shopping e non saranno più forniti aggiornamenti per Snapseed Desktop (Macintosh e Windows). Google continuerà a offrire gratuitamente comunque Snapseed mobile su iOS e Android. Infine stop al supporto per Google Voice App for Blackberry. Le date di morte sono tutte sul blog di Google.

La chiusura di Reader è quella che però fa più scalpore, tanto che immediatamente è nata una petizione per convincere Google a ripensarci (a dire il vero ce ne sono più di una, un'altra la trovate qui). Anche su Twitter, specie oltreoceano, si può notare un palpabile malcontento. In attesa di capire se la protesta otterrà quantomeno l'attenzione dei vertici della casa di Mountain View è ben procedere alla ricerca di alternative.

Il servizio feedly per Android, iOS, Chrome e Firefox non ha tardato nel farsi pubblicità, proponendosi come la soluzione definitiva. "Google ha annunciato che chiuderà Reader. Ce lo aspettavamo da diverso tempo: stiamo lavorando su un progetto chiamato Normandy, un clone della API di Google Reader - che gira su Google App Engine. Quando Google Reader chiuderà, feedly opererà una transizione al back end Normandy. Quindi se siete utenti Google Reader e usate feedly, siete al sicuro: la transizione avverrà senza interruzioni".

Anche i creatori di applicazioni e servizi come Press e Reeder stanno cercando una soluzione, ma al momento non c'è una via chiara. Ci sono poi tante altre soluzioni che si possono provare a usare al posto di Reader come Pulse, Google Currents, Flipboard e se ne avete altre segnatele pure nei commenti, insieme riusciremo ad affrontare e superare questa bruttissima notizia. In ogni caso ci uniamo al coro: Google ripensaci!