Google: un periodo difficile, tra borsa e Cina

Google dovrà fare i conti con diverse sfide in questo 2008: lo sbarco in Cina, l'affair Microsoft-Yahoo! e un andamento borsistico in netta regressione.

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a cura di Manolo De Agostini

In questi giorni Google ha sicuramente molti grilli per la testa, primo fra tutti la scalata di Microsoft su Yahoo!. L'azienda sta cercando di mettere i bastoni fra le ruote al gigante di Redmond, sia mediaticamente che praticamente. Ci riuscirà? Difficile dirlo, quando ci sono di mezzo così tanti soldi e interessi, tutto può succedere.

L'azienda di Mountain View non deve tuttavia distogliere la sua attenzione dalla vita di tutti i giorni e deve occuparsi anche di altri due problemi rilevanti: lo sfondamento nel mercato cinese e i risultati finanziari che stanno facendo indispettire il mercato.

Andiamo con ordine. In Cina spopola un motore di ricerca a noi sconosciuto, Baidu.com, che ha un sostanziale vantaggio su Google. Il mercato cinese è in costante crescita e, dato che in Europa e Stati Uniti Big G è la realtà di riferimento, deve imporsi nei mercati emergenti se desidera continuare a mietere successi. Farlo non è facile, anche per chi si chiama Google, quindi la rincorsa a Baidu potrebbe seguire un percorso del tutto inusuale, come ad esempio un accordo con le major discografiche per mettere a disposizione degli utenti canzoni da scaricare gratuitamente. Tale accordo, riportato sulle colonne del Wall Street Journal, permetterebbe a Google di offrire musica in modo legale, cosa che Baidu non fa, o meglio, fa ma senza avere accordi con le major, quindi in modo del tutto illegale.

Sergey Brin, Schmidt, Larry Page

Sergey Brin, Schmidt, Larry Page

I primi passi verso questo progetto di Google Cina prevedono l'accordo con Universal Music, a cui probabilmente seguiranno quelli con le altre grandi etichette. Oltre alla forma non sappiamo altro dell'accordo, quindi non è chiaro al momento se l'offerta riguarderà la discografia cinese o quella mondiale.

Il secondo "problema" per Google proviene dall'andamento borsistico che si sta perpetrando dopo l'uscita degli ultimi dati finanziari. Il titolo di Google sembra non convincere più gli analisti e ogni giorno fa segnare un passo indietro. Ad oggi sono circa 60 i dollari per azione lasciati per strada. Il ribasso continuo fa pensare quindi che gli analisti abbiano grandi dubbi sulle prestazioni nel settore pubblicitario, a cui ovviamente si somma lo spauracchio Microsoft-Yahoo!

Joussef Squali, analista di Jefferies, ha abbassato il rating da "buy" a "hold" e ha ridotto il target price da 725 a 600 dollari. I vertici di Google professano calma, ma il mercato - complice anche l'andamento dell'economia americana - storce un po' il naso. Per il trio dei sogni - Brin, Page e Schmidt - ci sarà da lavorare duramente in questo 2008, su tutti i fronti.

AGGIORNAMENTO - 15.59

Luca Spinelli su Punto Informatico ha riportato le parole del vicepresidente dell'azienda Peter Lofrumento: "Non c'è alcun accordo commerciale siamo semplicemente in una fase di trattativa per raggiungere un potenziale accordo commerciale".

Le trattative quindi ci sono e continuano, ma un accordo nero su bianco ancora non c'è. Una giusta precisazione, ringraziamo Luca Spinelli.