Google Wave è morto, l'onda si è infranta sugli scogli

Google cestina il servizio Wave per insuccesso. Alcune tecnologie saranno a disposizione della comunità open source, mentre altre saranno usate da Google in altri servizi.

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a cura di Manolo De Agostini

Google Wave è morto. Il servizio di collaborazione per gruppi, incentrato sullo scambio di contenuti tra diversi servizi (Google e non) e la comunicazione in tempo reale non ha avuto successo. Nonostante una tecnologia potente, lo strumento non ha catturato il cuore del pubblico.

"Malgrado le vittorie e i numerosi fan fedeli, Wave non ha riscontrato l'adozione che ci sarebbe piaciuta riscontrare. Non abbiamo intenzione di continuare a sviluppare Wave come prodotto singolo, ma manterremo il sito almeno fino alla fine dell'anno e porteremo le tecnologie usate in altri progetti Google. Le parti centrali del codice, così come i protocolli che hanno spinto le diverse innovazioni in Wave, come il drag and drop e la scrittura carattere per carattere in tempo reale, sono già disponibili come codice open source, in modo che i clienti e i partner possano continuare l'innovazione a cui noi abbiamo dato il via. Inoltre, lavoreremo su strumenti che permettano agli utenti di liberare facilmente i loro contenuti da Wave".

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Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, ha dato la sua personalissima visione del fallimento di Google Wave, un prodotto che tuttavia ritiene "molto intelligente"."La nostra politica è provare cose. Celebriamo i nostri fallimenti. Questa è un'azienda dove è assolutamente OK provare a fare qualcosa di molto difficile, non avere successo, imparare e applicare quanto appreso in qualcosa di nuovo".

"Ci sono piaciute l'interfaccia utente e molte nuove caratteristiche, ma non abbiamo avuto abbastanza seguito, quindi prendiamo queste tecnologie e le applichiamo a nuove soluzioni non ancora annunciate. Avremo un beneficio da Google Wave ma non sarà più un prodotto separato". Al contrario, secondo Schmidt, Buzz sta facendo bene con decine di milioni di utenti, che lo usano come estensione di Gmail per seguire i social network e non solo.