Hacker cinesi rubano i progetti di un sommergibile nucleare

I progetti del sommergibile nucleare indiano INS Arihant sarebbero stati rubati da un gruppo di hacker cinesi. Hanno usato un trojan nascosto in una penna USB che pare essere stata connessa ai PC del Comando Navale Orientale situato nei pressi di Visakhapatnam.

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a cura di Dario D'Elia

Hacker cinesi sono riusciti a sottrarre i progetti segreti del primo sommergibile nucleare indiano, l'INS Arihant. Secondo quanto riporta oggi The Indian Express un gruppo di hacker si sarebbe infiltrato nei sistemi informatici del quartier generale del Comando Navale Orientale situato nei pressi di Visakhapatnam. L'INS Arihant rappresenta la punta di diamante della Marina Militare Indiana ed è attualmente in test nella acque circostanti. Ma come tutti ben sanno la missione del sommergibile, una volta entrato in servizio, sarà quella di condurre operazioni nel Mar Cinese Meridionale. Insomma, gli attriti con Pechino rischiano di peggiorare.

INS Arihant

Al momento i militari sostengono che sia prematuro commentare l'accaduto e la portata dell'attacco. Le indagini hanno confermato solo la disattenzione di almeno sei ufficiali. Pare infatti che abbiano disatteso le più semplici procedure di sicurezza. "È stata avviata un'inchiesta e siamo in attesa delle conclusioni del rapporto. Va detto che c'è una minaccia costante in ambito Internet proveniente dagli hacker nemici globali", ha commentato la Marina.

Secondo indiscrezioni i computer della base sarebbero stati infettati da un virus che in totale segretezza avrebbe raccolto e trasmesso file, nonché documenti segreti, a indirizzi IP cinesi. Pare che il trojan sia stato veicolato da una penna USB, normalmente utilizzata per spostare dati da computer sganciati dalla rete ad altri sistemi. La Marina Militare per i massimi livelli di protezione usa computer senza porte, access point e dispositivi esterni per l'archiviazione dei dati sensibili, ma probabilmente qualcosa nella catena di controllo non ha funzionato.

Il virus apparentemente ha creato una cartella fantasma sulla penna USB e catturato tutti i file e documenti contenenti alcune "parole chiave". Dopodiché quando l'unità di memoria è stata collegata a un normale PC connesso al Web è partito il trasferimento dati verso una serie di indirizzi IP.