Hitachi ha inventato il supporto di memoria per l'eternità

Hitachi ha realizzato un vetro di due centimetri per lato capace di proteggere i dati per centinaia di milioni di anni. Resiste all'acqua, al calore e anche dovesse rompersi consentirebbe il recupero di ogni informazione.

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a cura di Dario D'Elia

Hitachi ha sviluppato un piccolo supporto di memoria in materiale vetroso che potrà durare centinaia di milioni di anni. Dovrebbe sbarcare sul mercato nel 2015 anche con caratteristiche di resistenza al calore e all'acqua. I test hanno dimostrato che è in grado di sopravvivere ad esempio a una temperatura di 1.000 gradi Celsius per più di 2 ore. Per altro anche dovesse rompersi si potrebbe risalire al contenuto, almeno secondo gli scienziati che l'hanno sviluppato.

La memoria

In pratica è stato creato un supporto eterno sfruttando le qualità di un robusto vetro al quarzo. La cosiddetta "masterizzazione" dei dati avviene come con i CD e i DVD quindi attraverso il laser. La differenza però è questo materiale, che consente una densità superiore (40 MB per pollice contro i 35 MB dei CD) e i 4 strati sono rilevabili solo grazie a punti diversi di focalizzazione del laser. L'unica scmomodità è che la lettura è possibile solo tramite un microscopio ottico.

"Inizialmente ci rivolgeremo alle aziende che hanno una grande quantità di dati importanti da proteggere, più che alle persone", ha commentato Tomiko Kinoshita, portavoce del centro ricerche Hitachi. Potrebbero essere interessate anche le istituzioni culturali, storiche e governative: memorie capaci di durare così tanto tempo sarebbero una sicurezza per gli archivi digitali. Il primo prototipo poi misura 2 centimetri per lato e ha uno spessore di soli 2 millimetri.

I costi di sviluppo e i potenziali listini non sono stati svelati ma è probabile che saranno piuttosto alti. Ovviamente per una soluzione consumer bisognerà attendere più di 3 anni. Comunque è una buona notizia perché secondo le stime supporti ottici e hard disk possono resistere qualche decina di anni, al massimo 100 in alcuni specifici casi.