HTC, addio agli smartphone a favore della realtà virtuale?

HTC starebbe ragionando sul proprio futuro. Le difficoltà nel mercato smartphone potrebbero spingerla a concentrarsi in quello della realtà virtuale, grazie anche all'apprezzatissimo visore Vive.

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a cura di Saverio Alloggio

HTC sarebbe in procinto di creare una società ad hoc per la gestione e lo sviluppo della realtà virtuale. È quanto emerge dal nuovo report realizzato dalla nota testata Bloomberg. Le difficoltà nel settore smartphone, con l'azienda taiwanese ormai ai margini del mercato, avrebbero spinto il management a concentrare definitivamente gli investimenti sull'apprezzatissimo visore Vive.

Il fatto che HTC stia attraverando da anni una vera e propria crisi economica, è cosa nota. Dopo essere stata grande protagonista dei primi anni del fenomeno smartphone, l'azienda taiwanese non ha saputo tenere il passo delle diretti concorrenti, complici alcune scelte rivelatesi fallimentari unitamente a una disponibilità finanziaria molto differente rispetto a colossi come Samsung e Huawei.

HTC Vive

Nonostante le vendite incoraggianti del nuovo top gamma U11, che in meno di 1 mese sul mercato ha superato i risultati fatti registrare dai predecessori HTC 10 e One M9, l'azienda taiwanese continua a stentare negli utili netti e, soprattutto, a recuperare quota mercato. Il tutto in una scenario nel quale i brand cinesi continuano a crescere in maniera esponenziale.

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Una situazione che, nell'ultima riunione degli azionisti, ha spinto la presidentessa Cher Wang a scusarsi pubblicamente. La logica è stata quella di poter fornire risposte concrete agli investitori e infatti, proprio in questa occasione, è stato fatto un chiaro riferimento al settore della realtà virtuale.

HTC Vive

È stata infatti la stessa Wang a prospettare la possibilità di creare una società ad hoc, ovviamente controllata dalla stessa azienda taiwanese, che possa concentrarsi sullo sviluppo di HTC Vive e di tutto l'ecosistema ad esso connesso. Non a caso, sempre all'interno dell'ultima riunione degli azionisti, è stato annunciato un investimento pari a 100 milioni di dollari per sostenere il lavoro delle start-up in ambito VR.

Secondo il report di Bloomberg, questa possibilità è molto vicina a concretizzarsi. La creazione di una società ad hoc consentirà ad HTC di poter controllare il progetto della realtà virtuale in maniera più efficace e organica, oltre ovviamente ad agevolare la ricerca di investitori che possano essere interessati a immettere capitali in un settore che, in ottica futura, potrebbe essere tra i più redditizzi in ambito hi-tech.

HTC Vive

Un mosaico complesso che, tra i vari tasselli, potrebbe anche prevedere l'abbandono progressivo di HTC del mercato smartphone. Il ritardo accumulato dalle aziende di vertice unitamente all'exploit dei brand cinesi, sembrano non aver lasciato margine di manovra all'azienda taiwanese.

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Inoltre, in tutto questo, HTC Vive è uno dei visori di realtà virtuale più apprezzati del settore, capace di vendere ben 190.000 unità nel primo trimestre del 2017. Numeri importanti per un prodotto del genere, considerando tra l'altro come il settore sia ancora agli albori, soprattutto lato consumer.

HTC Vive

I prossimi mesi saranno fondamentali per comprendere meglio la situazione. La sensazione comunque è che HTC creda fortemente nelle potenzialità economiche della realtà virtuale, e sia intenzionata a investire fin da subito nella logica di accumulare un vantaggio strategico rispetto ai potenziali futuri concorrenti.


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HTC U11 è l'attuale smartphone top gamma dell'azienda taiwanese. Equipaggiato con una fotocamera posteriore da 16 MP, occupa il primo posto nella speciale classifica delle perfomance fotografiche stilata da DXOMark in relazione ai dispositivi mobili.