I primi dati italiani sulla pirateria

La federazione antipirateria audiovisiva e IPSOS hanno confezionato la prima indagine sulla pirateria cinematografica

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a cura di Dario D'Elia

I dati sulla pirateria audio-visiva italiana sono finalmente disponibili. Grazie ad una ricerca compiuta da FAPAV, la federazione antipirateria audiovisiva, e IPSOS è stato possibile tramite interviste domiciliari fare chiarezza sul fenomeno più dibattuto degli ultimi anni.

Ebbene, il 32% del campione (2000 persone) ha ammesso azioni di pirateria, specificando di aver scaricato film dal web (21%), comprato DVD dalle bancarelle (17%) e ricevuto copie illegali da amici (24%). In dettaglio, i DVD contraffatti nell'ultimo anno hanno sottratto all'industria cinematografica circa 332 milioni di euro – sempre che si consideri l'acquisto di una versione pirata paritetico a quello mancato di un originale. Il fatturato della pirateria digitale dovrebbe ammontare, invece, a circa 530 milioni di euro.

Per Paolo Romani, sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, si tratta di "dati spaventosi". L'esponente della PdL è convinto che discussa legge francese dei "3 strikes" potrebbe essere un'ottima soluzione. Dello stesso avviso Filippo Roviglioni, presidente di FAPAV.