IBM vicina a riprodurre il cervello umano con SyNapse

IBM lavora alla creazione di un sistema in grado di riprodurre i meccanismi del cervello umano.

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a cura di Elena Re Garbagnati

I ricercatori di IBM hanno creato un sistema che riproduce i meccanismi del cervello umano, o comunque ci si avvicina molto. Il progetto si chiama SyNapse, acronimo di Systems of Neuromorphic Adaptive Plastic Scalable Electronics ed è stato commissionato dall'agenzia federale statunitense DARPA.

La Defense Advanced Research Projects Agency aveva, infatti, chiesto a IBM di implementare sistemi di computing "brain-like", cioè simili al funzionamento di un cervello. Dharmendra Modha, a capo di IBM Research, ha lavorato negli ultimi anni con il suo gruppo di ricerca simulando un cervello appena più grande di quello di un gatto e costruendo chip che si avvicinano all'intelligenza umana.

Un cervello avveniristico

Il passo successivo è stato quello di sviluppare un gigantesco simulatore software per mettere in moto questa architettura. La simulazione gestisce 2 miliardi di centri neurosinaptici connessi fra loro, corrispondenti a circa 100 trilioni di sinapsi. All'incirca l'equivalente del contenuto della scatola cranica umana.

Ciascuno di questi centri rappresenta una sorta di "mattone", contenente al suo interno 256 neuroni ricreati su chip, 256 fibre nervose e decine di migliaia di sinapsi in grado di fornire memoria. In aggiunta al simulatore, gli scienziati di IBM hanno anche realizzato un modello matematico neuronale composto da un set di equazioni, che a detta di Modha può essere facilmente implementato dentro al sistema attraverso transistor in silicio.

IBM ha quindi ideato il linguaggio di programmazione e sviluppo Corelet, per la creazione di queste reti di centri neurosinaptici artificiali - che sono appunto denominati Corelet. Rispetto ai tradizionali modelli di computing, questi centri sono più adatti a una gestione contemporanea di azioni e processi, simile a quella operata dal cervello umano. Infine, i ricercatori hanno messo a punto una libreria di algoritmi e applicazioni per permettere agli sviluppatori di lavorare con i corelet.

Gli spazi per far evolvere il progetto sono ancora amplissimi, tant'è che DARPA ha versato a IBM altri 12 milioni di dollari di budget, destinati a migliorare il sistema. Futuri sviluppi potrebbero contemplare l'inserimento di più neuroni all'interno dei circuiti fisici e test più complessi per valutare la risposta del sistema all'ambiente esterno.