Il computer del futuro di HP? Un'idea ridicola secondo Dell

Dell attacca il progetto The Machine di HP, volto a portare il mondo del computing in una nuova era fatta di altissime prestazioni e bassi consumi.

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a cura di Manolo De Agostini

Il computer del futuro pensato da HP? Un'idiozia. Secondo John Swainson, capo della divisione software business di Dell, "l'idea che si possa raggiungere uno stato magico progettando un sistema operativo è ridicola", ha dichiarato il dirigente a ComputerWorld.

Solo poche ore fa HP ha illustrato al mondo "The Machine", un progetto che fonde processori specializzati, collegamenti fotonici e memristori per dare forma a computer - anzitutto server e supercomputer - potentissimi che usino una frazione dell'energia richiesta dall'attuale architettura dei computer, pressoché invariata fin dagli albori dell'informatica.

La "CPU" di The Machine

L'azienda sta anche lavorando su nuovi sistemi operativi - operando su Linux e Android - per la gestione dei dati ad altissima velocità. Un progetto ambizioso, radicale, che secondo il dirigente di Dell "renderebbe obsoleti trilioni di dollari d'investimenti in software".

Ed è proprio questo il problema. "Gli elementi base dei computer, come processore e memoria, probabilmente saranno riconfigurati in qualche modo, ma non in uno così radicale da impedire al software esistente di non funzionare. Non conosco molte persone che ritengano sia una buona idea". Jai Menon, a capo di Dell Research, ha affermato che la memoria del futuro è quella phase-change piuttosto che il memristore. "Arriverà prima della soluzione su cui sta puntando HP".

Le criticità messe in luce da Dell esistono, inutile negarlo, e il progetto di HP si espone a critiche ma anche a lodi. In particolare, in attesa di capire se le tempistiche saranno rispettate e i risultati centrati, non possiamo che apprezzare la direzione innovativa scelta da un'azienda che sta sul mercato da 70 anni. E forse non per caso. A volte bisogna saper rischiare per raggiungere grandi obiettivi.