Il corpo macchina
La FinePix HS30EXR si impugna e si utilizza come una reflex, con pro e contro facilmente immaginabili: la presa è eccellente, ma non entra in tasca.
Due le ghiere principali, per la selezione del programma di scatto e per l'impostazione dei parametri di ripresa (tempi e diaframmi) nelle modalità non automatiche. Sul retro, si trova bene in evidenza il pulsante video, mentre sul lato destro del display si trovano il solito PAD per l'uso del menù e alcune scorciatoie (flash, macro, autoscatto e una quarta funzione programmabile). Interessante la presenza sul lato sinistro del display di una fila di pulsanti "fotografici" che danno immediato accesso a funzioni quali sensibilità, modalità esposimetriche e di messa a fuoco, bilanciamento del bianco. È sempre preferibile, a nostro avviso, disporre i pulsanti associati a funzioni fotografiche in modo che si possano usare con la mano destra, ma la loro presenza è in ogni caso un vantaggio.
Il mirino è naturalmente elettronico, ma ampio (0,26") e di altissima risoluzione (920.000 punti), molto piacevole da utilizzare grazie anche al contenuto ritardo di aggiornamento. Si utilizza con maggior profitto rispetto al pur buon display posteriore da 3" e 460.000 punti, che ha però il vantaggio di essere orientabile, e consente quindi di inquadrare comodamente da angoli altrimenti impossibili. Complessivamente formano una coppia vincente.
Ci ha convinto appieno anche la soluzione dello zoom affidato a una ghiera concentrica all'obiettivo, che richiama anch'esso il modo d'uso di una reflex. Dato il formato, è senza dubbio la soluzione più razionale.
La fotocamera utilizza memory card formato SD/SDHC/SDXC oltre a integrare una piccola quantità di memoria di emergenza di 25 MB, e gode di un'autonomia decisamente molto buona: 600 scatti (standard CIPA).