Il Governo presenta il Comitato anti-pirateria

Presentato alla stampa il Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale

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a cura di Dario D'Elia

Ieri, presso sala stampa di Palazzo Chigi, è stato presentato ufficialmente il Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale. L'obiettivo, come sottolineato dal ministro dei Beni e delle Attività culturali Sandro Bondi, è di coordinare azioni per il contrasto del fenomeno della pirateria, nonché predisporre proposte normative e stipulare appositi codici di condotta e di autoregolamentazione.

Durante la presentazione stampa, il coordinatore della Commissione Mauro Masi, ex commissario SIAE, ha ribadito l'intenzione di coinvolgere nel progetto tutti gli operatori del settore e gli stessi utenti, sfruttando anche le potenzialità di un forum online che presto sarà attivato sul sito del Governo.

Insomma, vi sarà inizialmente una fase di studio e confronto. Poi si procederà con una normativa che potrebbe semplicemente implicare elementi di autoregolamentazione.

L'AESVI, Associazione Editori Software Videoludico Italiana, ha accolto l'iniziativa favorevolmente. "… è un segnale importante dell’impegno del Governo per garantire la tutela più adeguata della proprietà intellettuale nel nostro paese", ha dichiarato Andrea Persegati, Presidente dell’Associazione. "Il nostro auspicio è che, sulla scia di quanto sta avvenendo in altri paesi europei, si possa presto arrivare anche da noi a soluzioni efficaci e condivise tra tutti i soggetti interessati per quanto riguarda la pirateria su Internet, che rappresenta oggi il problema principale per l’industria videoludica al pari di tutti i produttori di contenuti".

"Secondo l’Entertainment Software Association (ESA), il tasso di pirateria registrato in Italia per i videogiochi è aumentato dal 40% nel 2006 al 64% nel 2007 con un mercato illegale che vale ormai quanto il mercato legale (US$ 817,0 milioni contro euro 557,6 milioni)", si legge nel comunicato dell'AESVI.

"Secondo ISFE/Nielsen Games nel 2008 il 50% dei videogiocatori europei ha dichiarato di procurarsi i videogiochi pirata da Internet (34% dalle reti P2P e 16% da siti Internet da cui è possibile scaricare contenuti illegali), mentre solo il 19% di essi si rifornisce dalle bancarelle o dai venditori ambulanti. In particolare, le reti P2P hanno conosciuto un incremento significativo dal 26% del 2007 al 34% del 2008".