Il Partito Pirata svedese siederà al Parlamento UE

Piratpartiet ha conquistato alle elezioni Europee un seggio, grazie a circa 200mila voti

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a cura di Dario D'Elia

Il Partito Pirata svedese (Piratpartiet) ha conquistato un seggio al Parlamento Europeo. Con il 7,1% dei voti (circa 200mila), la piccola compagine anti-copyright non solo ha ottenuto l'ambita poltrona ma anche acquisito visibilità politica su scala locale e nazionale.

Le elezioni europee in Svezia hanno decretato la vittoria del Partito Social-Democratico con il 24,6%, ma in quinta posizione ecco svettare Piratpartiet – qualche punto indietro rispetto al Partito dei Verdi e quasi due punti in più rispetto a all'ex-Comunista Vänsterpartiet.

"Abbiamo sentito il vento soffiare sulle nostre vele", ha dichiarato questa notte a caldo Rick Falkvinge, leader del Partito Pirata svedese. "Abbiamo visto i sondaggi pre-elettorali, ma essere qui oggi e vedere i numeri comparire sullo schermo… cosa volete che dica? Non dirò nulla".

"Insieme, oggi abbiamo cambiato il destino delle politiche europee. Non importa come finirà questa notte, il cambiamento è in atto. Sembra meraviglioso. I cittadini hanno compreso che è il momento di cambiare. I vecchi politici hanno messo da parte lo stile di vita dei giovani, poco a poco. Noi non accettiamo questo sistema autoritario di sorveglianza delle masse".

Gli obiettivi europei del Piratpartiet sono stati ampiamente descritti durante la campagna elettorale: di fatto, la priorità è ridurre gli abusi di potere e di copyright perpetrati dall'industria dell'intrattenimento.  Insomma, la speranza è di legalizzare il file-sharing per scopi personali.

In Germania il Partito Pirata locale ha ottenuto solo l'1% dei voti, e quindi nessun seggio. Secondo il candidato Andreas Popp si è trattato comunque di un risultato al di sopra delle aspettative – superiore a quello registrato dal Piratpartiet nel 2006, l'anno del suo debutto alle politiche nazionali.