Il PC che si riconfigura, il segreto è un nanomateriale

Un gruppo di ricercatori statunitense ha messo a punto un incredibile materiale basato su nanoparticelle. L'applicazione di una carica elettrica produce infatti trasformazioni strutturali, grazie alle quali si possono creare circuiti diversi a seconda delle necessità.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli scienziati della Northwestern University (Illinois, Stati Uniti) hanno sviluppato un nanomateriale capace di "riconfigurarsi" automaticamente, deviando le correnti al proprio interno. Potrebbe portare allo sviluppo di computer capace di modificarsi a seconda delle necessità del momento.

"La nostra nuova tecnologia permette di trasmettere un flusso di corrente lungo materiali contigui" spiega Bartodsz A. Grybowsky, che dirige il gruppo di ricerca. "Come quando si devia un fiume, i flussi di elettroni si possono indirizzare in modi diversi con blocchi nel materiale, e allo stesso tempo si possono persino avere flussi diversi in direzioni opposte".

Struttura del materiale ricombinante

Il nuovo materiale combina proprietà tipiche dell'elettronica basata sul silicio, quella fondata sui polimeri e quella che viene definita elettronica a nanoparticelle. Una concezione del tutto nuova, e che di fatto ha le potenzialità per superare le difficoltà insite nella riduzione dei processi produttivi dei transistor - a livello nanometrico infatti bisogna fare i conti con la complessa meccanica quantistica.

Questo materiale è quindi una sorta di ponte ideale fra tre diversi concetti di elettronica; ma inoltre "la sua natura reversibile potrebbe permettere a un computer di ridiregere e adattare i propri circuiti in base alle richieste di un preciso momento", spiega David. A. Walker, coautore dello studio.

Questo materiale ibrido è composto da particelle conduttive grandi cinque nanometri, dotate di una copertura chimica caricata positivamente bilanciata da atomi caricati negativamente che circondano le particelle. Questi ultimi si possono spostare e riconfigurare applicando al materiale una carica elettrica, e in questo modo le particelle positive - che non si muovono - possono formare circuiti di ogni tipo.

In altre parole un singolo elemento di un circuito potrebbe fare da transisor, resistore, condensatore, diodo o altro a seconda del momento. Agendo sugli ioni negativi è infatti possibile creare all'interno del materiale ogni tipo di elemento elettronico, compresi quelli più complessi.

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