Il porno sul Web rovina la vita sessuale dei giovani

Una ricerca dell'Università degli studi di Padova evidenzia che i siti porno sono dannosi per la sessualità dei giovani. I dati specificano che il 70 percento di maschi con problemi sessuali sono utenti abituali dei siti a luci rosse. Il problema è di natura fisiologica e l'esposizione a stimoli sessuali sul Web può provocare mancanza di desiderio e impotenza. La soluzione? Astenersi da questo tipo di attività ricreativa.

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a cura di Roberto Caccia

La pornografia su Internet incide negativamente sulle prestazioni sessuali dei giovani, che accusano disfunzioni erettili e incapacità di relazionarsi con l'altro sesso. La conferma arriva da una ricerca dell'Università degli studi di Padova, che suggerisce come i problemi erotici dovuti al consumo eccessivo del porno sul Web comincino presto per molti uomini.

Secondo i dati raccolti, il 70% di questi giovani uomini che hanno chiesto aiuto per migliorare le loro "prestazioni" sono utenti abituali dei siti a luci rosse. Il problema è che il consumo eccessivo di pornografia può arrivare a provocare mancanza di desiderio e impotenza, anche senza evidenti problemi di tipo fisico.

A giudicare dal proliferare di siti porno si direbbe che la vignetta abbia ragione

Analizzando i dati relativi al consumo di siti porno si è scoperto che "il vizietto" comincia molto precocemente, tra i 15 e i 16 anni, e avviene con cadenza giornaliera anche per 3-4 anni. Questo interrompe la maturazione della sessualità e crea una sorta di assuefazione, portando alla cosiddetta anoressia sessuale.

Considerando che nel nostro paese ci sono circa 27 milioni di internauti e che di questi il 28,9% (circa 7,8 milioni) frequenta siti porno, la situazione potrebbe diventare allarmante. I dati pongono l'Italia al quarto posto in Europa dietro Spagna, Francia e Germania, che con il 34,5 percento di utenti abituali di siti porno conquista il primato del Vecchio Continente.

Chi pensa che le cause siano solo di tipo psicologico dovrà fare i conti con gli studi dei neuroscienziati. Il problema è che il porno sul Web desensibilizza la risposta alla dopamina, un neurotrasmettitore molto importante che influenza il comportamento ed è coinvolto nella gratificazione sessuale.

Troppa pornografia sul Web conduce a problemi con la sessualità nel mondo reale - Clicca per ingrandire

La Rete permette di accedere a molteplici stimoli sessuali di diversa intensità, con il risultato che la mente e il corpo cominciano ad assuefarsi e a non provare più lo stesso piacere man mano che si prosegue con questo tipo di "attività ricreativa".

Fortunatamente il problema è reversibile, basta evitare l'esposizione all'eros su Internet. I tempi di recupero possono variare dalle sei alle dodici settimane, e i miglioramenti includono un incremento della libido, la ricomparsa di erezioni spontanee e del desiderio sessuale verso partner reali, in carne e ossa. Fra gli ulteriori benefici riscontrati dai "pazienti" c'è anche un aumento del piacere provocato dal sesso e dalla mancanza di problemi nell'usare i profilattici.

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