Indirizzamento delle matrici LCD

I televisori dagli schermi piatti rappresentano ormai il futuro della televisione. HDTV, convergenza digitale e DVD ad alta risoluzione stanno contribuendo a rendere i televisori CRT obsoleti entro i prossimi due anni. Se siete tentati dall'acquisto di un televisore a schermo piatto, dovrete scegliere tra due tecnologie complementari anche se sostanzialmente differenti tra loro: Plasma e LCD

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a cura di Tom's Hardware

Indirizzamento delle matrici LCD

L'indirizzamento delle matrici passive degli schermi LCD viene eseguito quasi allo stesso modo di quelle degli schermi al plasma. Un elettrodo frontale comune all'intera colonna, conduce il voltaggio. L'elettrodo posteriore, comune all'intera riga, funziona come massa.

Gli svantaggi delle matrici passive vecchio stile sono numerosi e ben conosciuti: i pannelli sono lenti e lo schermo non è brillante. Ci sono due motivi per questo: il primo ha a che fare con il fatto che il pixel una volta indirizzato, inizia a tornare lentamente al suo stato iniziale, creando un'immagine sfocata. Il secondo motivo è causato dall'accoppiamento del potenziale delle linee di controllo. Questo accoppiamento rende la propagazione del voltaggio imprecisa e contamina i pixel confinanti.

Per porre rimedio a questi problemi, i costruttori hanno adottato delle tecnologie a matrici attive.

Indirizzamento delle matrici LCD

Il trucco qui è aggiungere un transistor ad ogni pixel che operi come un selettore. Quando il selettore è chiuso (ON), i dati possono essere scritti in un condensatore con lo scopo di immagazzinare il segnale. Quando invece il selettore è aperto (OFF), i dati rimangono all'interno del condensatore che funziona quindi come una memoria analogica. Questa tecnologia ha numerosi vantaggi: quando il selettore si chiude i dati rimangono immagazzinati all'interno del condensatore, il cristallo liquido continuerà ad avere un voltaggio sui suoi terminali e le linee potranno indirizzare un altro pixel. In pratica si evita il ritorno allo stato precedente mentre si indirizza un altro pixel. I tempi di scrittura del condensatore sono inferiori rispetto ai tempi di rotazione dei cristalli, quindi è possibile scrivere un dato e indirizzare immediatamente un altro pixel senza tempi di attesa.

Questa tecnologia, conosciuta come "TFT", dal sottile strato di transistor che usa, si è diffusa solo recentemente, in quanto il suo nome viene associato a tutti i monitor LCD.

I voltaggi usati sono di gran lunga inferiori rispetto quelli di uno schermo al plasma. Per far funzionare un pixel TFT, abbiamo infatti bisogno di una tensione tra -5 e +20V, non paragonabile alle centinaia di volt richieste per farne funzionare uno al plasma.

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