Influencer di moda, in arrivo nuove regole sulle pubblicità

Al fine di disciplinare un settore produttivo ma ancora largamente privo di regole, la Camera Nazionale della Moda Italiana ha rilasciato una serie di linee guida per quanto riguarda le pubblicità, a cui dovrebbero attenersi gli influencer che si occupano di moda e abbigliamento.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

La CNMI (Camera Nazionale della Moda Italiana), ha annunciato oggi tramite un post sulla propria pagina web ufficiale la pubblicazione delle "Linee guida influencer", un documento elaborato dal Tavolo Digital istituito da CNMI nel 2018, con il supporto degli avvocati Ida Palombella e Federica Caretta di Deloitte Legal – Studio Associato. Si tratta di un documento che intende riassumere le best practices attualmente adottate dai brand del settore, al fine di aprire un dialogo con le istituzioni, anche in vista dell'emanazione di futuri eventuali provvedimenti legislativi in materia.

Il settore infatti è produttivo, ma ancora largamente non regolamentato e dà quindi adito a fraintendimenti ed abusi. Per questo CNMI ha ritenuto necessario farsi portatrice delle esigenze dei propri associati, dando vita ad un tavolo di lavoro per la discussione degli aspetti più rilevanti tra i maggiori fruitori dell'attività promozionale svolta dagli influencer, ovvero i brand della moda.

"Nell’ultimo decennio, con l’avvento e la diffusione crescente di Internet, anche la pubblicità e il modo di fare promozione sono cambiati. In particolare, i social network si sono rivelati uno strumento molto efficace per raggiungere in breve tempo un pubblico vastissimo di potenziali clienti. Ciò grazie alla loro immediatezza e facilità di utilizzo", si legge infatti nell'introduzione del documento.

Le linee guida non sono vincolanti, come specifica il documento, "né la loro applicazione assicura l’esenzione da contestazioni o sanzioni che eventuali autorità, nazionali o sovranazionali, possano sollevare o imporre". Si tratta dunque di "uno strumento utile, sia per i brand meno strutturati sia per quelli più evoluti sotto il profilo dello sfruttamento promozionale dei social network, per adottare o migliorare le proprie policy interne anche con il fine di supportare l’argomento della buona fede da parte del brand e mitigare al massimo la responsabilità in caso di accertamenti delle autorità".

Insomma, sostanzialmente sono indicazioni in attesa di un quadro normativo di riferimento e tentano di regolamentare alcuni aspetti chiave dell'attività, come la partecipazione degli influencer agli eventi e l’invio di regali o l’uso delle merci in prestito, oltre a definire l’ambito specifico per l’utilizzo degli hashtag #ad #adv e #sponsored, già introdotti di recente sempre nel tentativo di rendere il settore più trasparente.