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a cura di Paolo Napolitano

Sono state varate nuove leggi a tutela della sopravvivenza nella giungla internettiana, che riguardano l'ormai troppo diffuso fenomeno di spam.

Nel regno della più famosa monarchia, il divieto di spam è diventato quasi una minaccia, che promette multe fino a 5.000 sterline (poco più di 7.000 euro). Qualcuno però ha già trovato i limiti di un sistema giudicato troppo debole: l'enorme volume di traffico generato ogni giorno e le strategie usate dagli spammer per non farsi intercettare.

Steve Linford, fondatore dell'organizzazione anti spam "The Spamhaus Project", ha inoltre fatto notare che una multa di 5.000 sterline è un'inezia considerando le 20.000-30.000 guadagnate ogni settimana da alcuni.

Ma il problema più grande rimangono i confini geografici: se lo spammer non è un suddito della regina, quale paese concederà l'estradizione per il reato di spam?