Intel acquisirà Nvidia per vincere nel mobile e nella grafica?

Voci di corridoio dicono che Intel e Nvidia siano sedute intorno a un tavolo per discutere accordi futuri. Tra le opzioni si starebbe vagliando anche la possibile acquisizione di Nvidia da parte di Intel, a patto che il boss delle GPU Jen-Hsun Huang diventi l'amministratore delegato della nuova nata.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel potrebbe acquisire Nvidia. La "fanta-indiscrezione" di queste ore è stata pubblicata dal sito Bright Side of News, il quale riporta che le due aziende sarebbero sedute intorno a un tavolo per discutere di sviluppi futuri, accordi sui brevetti e altro, tra cui la possibilità di una acquisizione/fusione.

Le società attualmente sono legate da un accordo di "cross licensing" della durata di 6 anni, che porterà nelle casse di Nvidia la somma totale di 1,5 miliardi di dollari. Inoltre secondo la fonte in passato Intel avrebbe cercato l'accordo - sfumato - con Nvidia per integrare le GPU GeForce nei processori Sandy Bridge, Ivy Bridge e Haswell.

Questi sarebbero i punti di partenza di una collaborazione che potrebbe allargarsi, fino a trasformarsi in una acquisizione. Intel d'altronde deve sbrogliare alcune matasse se vuole rimanere sulla cresta dell'onda in futuro e Nvidia sembra proprio avere ciò le serve, cioè competenza nel settore grafico e in quello dei system on chip per smartphone, tablet e automotive.

Perciò sul tavolo delle trattative al momento vi sarebbero tante opzioni di collaborazione, più una proposta "indecente" da parte di Nvidia: la possibilità di discutere dell'acquisizione in cambio della garanzia che Jen-Hsun Huang diventerà il futuro amministratore delegato di Intel, e che alcuni suoi uomini fidati assumano ruoli importanti all'interno della nuova entità.

Una richiesta "importante", ma d'altronde l'attuale AD di Intel Paul Otellini, ha già annunciato il suo ritiro, che avverrà a maggio dell'anno prossimo, per cui il posto è ufficialmente vacante, ed è noto che si stanno vagliando candidati sia interni che esterni.

Inoltre abbiamo appreso all'inizio di quest'anno che prima di acquisire ATI nel 2006, AMD cercò l'accordo con Nvidia scontrandosi proprio la pretesa di Huang di diventare l'amministratore delegato della nuova nata. Una richiesta che, a quanto pare, Huang presenta a tutti coloro che bussano alla porta della sua azienda.

"Questa volta, secondo le nostri fonti, Intel non ha categoricamente detto di no", scrive Bright Side of News, ricordandoci però che in ballo ci sarebbero cifre importanti. "Nvidia è attualmente valutata 7,82 miliardi, non molto per Intel. Dati i costi delle proprietà intellettuali e altre passività, la cifra dell'acquisizione non sarebbe probabilmente al di sotto dei 15 miliardi dollari - ma è una stima larga".

Il sito conclude affermando che l'indiscrezione non va presa con un pizzico di cautela, ma con tantissima prudenza, un consiglio a cui ci associamo. È chiaro però che le due aziende potrebbero integrarsi alla perfezione, se non fosse però che stanno percorrendo strade diverse, forse inconciliabili.

Intel è legata all'architettura x86 e con quella sta cercando d'inserirsi nel settore mobile. Nvidia invece sta lavorando da anni sull'architettura ARM con i chip Tegra e punta a usarla anche nei prossimi anni nel segmenti professionale con Project Denver. Eventuali derivati potrebbero permetterle di entrare anche nel mercato delle CPU per PC desktop e notebook.

Insomma, se le due realtà dovessero fondersi, che strada prenderebbe la nuova società? Quanti progetti potrebbero saltare? Intel accetterebbe di avere il piede in due scarpe per qualche anno? Tantissimi quesiti a cui l'indiscrezione non risponde e che stanno aprendo il dibattito online. Fateci sapere quindi cosa ne pensate nei commenti.