Intel sta sviluppando la sua IPTV, un servizio televisivo online che inizialmente sarà disponibile sul mercato statunitense. Secondo il Wall Street Journal si tratterebbe di un classico servizio a pagamento con una cinquantina di canali di vario genere e decoder dedicato - ovviamente con tecnologica Intel. Le trattative con le media company sono state già avviate da tempo, e pare che in questa fase si stia già parlando di potenziali accordi e tariffe. In ogni caso il colosso di Santa Clara vorrebbe sbarcare sul mercato entro la fine del 2012, sfruttando così l'onda del periodo natalizio.
Gli ostacoli ovviamente non mancano: da una parte le connessioni inadeguate, dall'altra la difficoltà di costruire un bouquet televisivo a prezzo concorrenziale. Senza contare la concorrenza delle avversarie Sony, Google, Microsoft ed Apple, che di fatto si stanno muovendo per realizzare qualcosa di simile.
Intel
Intel in verità si è già scottata con Google, sviluppando le tecnologie per i suoi servizi TV. Adesso probabilmente ha intuito che c'è del grande potenziale in questo settore. Bisogna solo individuare il giusto mix tra offerta contenuti e tariffe. Ovviamente non si può sbagliare poiché il costo per le licenze TV è sempre più alto: i broadcaster e le società di TLC pagano complessivamente 38 miliardi dollari all'anno. Un servizio virtuale quindi è obbligato a ponderare con precisione ogni scelta strategica.
E infine come dimenticare la disponibilità di banda passante? A parte i limiti strutturali di alcune forniture, è evidente che un utente non dovrà mai trovarsi nella condizione di dover spendere uno sproposito in connettività solo per accedere a un servizio TV.
"Numerose grandi aziende hanno provato a mettere insieme il pacchetto e fatto marcia indietro", ha dichiarato l'AD di Netflix Reed Hastings. "Non penso che stiano per venire alla luce". Gli esperti non a caso sostengono che per IPTV davvero adeguate bisognerà aspettare almeno due o tre anni.