Anonymous colpisce la Chiesa: Radio Vaticana fa male

Anonymous torna a colpire il Vaticano, e stavolta prende di mira il sito di Radio Vaticana, da cui sarebbe stato sottratto il database degli utenti, comprensivo di password. Due le ragioni: troppo presuntuosi i responsabili della sicurezza IT, e troppo dannose le onde radio dell'emittente.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Anonymous è tornata a colpire il Vaticano, ma questa volta l'attacco al sito è stato solo un diversivo per penetrare nei sistemi di Radio Vaticana e sottrarne i dati. Una parte delle informazioni è stata pubblicata online, come d'abitudine, per richiamare l'attenzione sulla questione dei ripetitori.

"I vostri sistemi sono meno sicuri di ciò che vi piacerebbe credere, poiché, mentre il clamore mediatico era rivolto verso l'oscuramento di vatican.va, ci siamo presi la libertà di attuare una piccola incursione nei vostri sistemi", si legge sul blog ufficiale di Anonymous Italia, da dove è anche possibile accedere ai dati resi pubblici dal gruppo (un breve elenco di nomi utente e password).  

Magari la prossima volta avremo anche trasmissioni pirata

L'attacco stavolta sarebbe da una parte una vera e propria dimostrazione di forza, messa in atto perché i responsabili del Vaticano avevano liquidato l'attacco della settimana scorsa come un insuccesso. E dall'altra, soprattutto, uno strumento per richiamare l'attenzione su argomenti che ritiene rilevanti: in questo caso il cuore della questione sono i ripetitori della radio.

"È ormai un fatto conclamato che usiate ripetitori con potenze di trasmissione largamente fuori dai limiti di legge, ed è altresì tristemente nota la correlazione fra l'esposizione a onde elettromagnetiche di elevata intensità e l'insorgere di gravi malattie neoplastiche quali la leucemia, il cancro e svariate altre terribili patologie".

"Tanti cittadini che hanno la sfortuna di risiedere in prossimità dei vostri ripetitori hanno intentato cause legali, in seguito al declino delle loro condizioni di salute. Anonymous non può tollerare che questi crimini continuino impunti, e vi ricordiamo che siete ospiti sul suolo Italiano".

"Ci piacerebbe vedere da parte vostra segni tangibili di interessamento su questo fronte, magari rivedendo la locazione e la potenza di alcuni vostri apparati di trasmissione […] Pertanto l'attacco verrà esteso nuovamente anche a vatican.va... just for the lulz!!!"

"Con ansia, tutti noi Anonymous attendiamo la scomunica ufficiale in pubblica piazza!", conclude poi con sfacciata ironia il testo pubblicato dal gruppo.

In ogni caso non tutte le azioni di Anonymous sono ispirate dalla via del buon samaritano, né dal desiderio di sanare i mali del mondo. Il gruppo infatti sta spendendo il denaro delle carte di credito rubate con l'operazione Stratfor. Anonymous aveva affermato che avrebbe usato quelle carte per fare donazioni caritatevoli, e fino ad ora sono stati spesi 700.000 dollari. Qualcuno però li starebbe investendo in abbigliamento e non in beneficienza, almeno secondo un informatore anonimo di VentureBeat.

È sicuramente possibile – tra l'altro si parla di felpe con il cappuccio, la "divisa" del gruppo insieme alla maschera di Guy Fawkes. Ma lo è anche che qualcuno abbia passato l'informazione per altri scopi.