Interferenze tra 4G e TV: cosa c'entra il canone RAI?

Adiconsum chiede al Ministero dello Sviluppo Economico di garantire a tutti i cittadini l'applicazione gratuita dei filtri anti-interferenza 4G/DTT. Il tutto a prescindere dal pagamento del canone televisivo, che è semplicemente una tassa.

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a cura di Dario D'Elia

Il problema delle interferenze tra la 4G e la TV digitale terrestre non dovrebbe avere nulla a che fare con il pagamento del canone RAI. Adiconsum su questo punto è tassativa. "Non è possibile mischiare il diritto dei consumatori di accedere ad un servizio pubblico essenziale (vedi art.1 L. 103/75) con il dovere di pagare la tassa di possesso della TV (c.d. canone Rai).  Il diritto va garantito e, ove si rilevi che il canone non è stato pagato, lo Stato ha gli strumenti per richiedere il pagamento dello stesso", ha dichiarato il segretario generale dell'associazione Pietro Giordano.

La questione è nota: le trasmissioni mobili 4G in banda a 800 MHz in alcune Regioni creano problemi ai telespettatori. Si parla in alcuni casi di disturbi nella ricezione di uno o più canali o di oscuramento totale della TV.

Lo spirito che bussa (Poltergeist)

Operatori mobili, Ministero dello Sviluppo Economico e Fondazione Bordoni hanno trova una soluzione creando helpinterferenze.it, un servizio online che consente di ottenere assistenza gratuita. Il problema è che per ricevere l'eventuale filtro anti-disturbo oppure direttamente la visita in loco di un antennista specializzato bisogna essere in regola con il pagamento del canone RAI.

Quest'ultimo requisito amministrativo è apparso fin dalle prime ore piuttosto discutibile. "La problematica delle interferenze, in fin dei conti riguarda un danno subito da un privato, per l'attività posta in essere da un altro privato (cioè colui che utilizza la tecnologia LTE). Nulla esclude dunque che il privato consumatore possa azionare delle cause civili volte ad ottenere un risarcimento del danno subito", ha aggiunto Giordano.

Vi sono poi dei casi estremi come ad esempio il rischio di escludere dall'assistenza gratuita non solo tutti coloro i quali abbiano in corso una controversia o una contestazione con la RAI per il pagamento del canone (magari perché non dovuto o perché già versato). Ma anche coloro i quali abbiano solo di recente cambiato la propria residenza, o abbiano solo di recente acquistato un immobile come prima casa, ed ancora non abbiano avuto comunicazione alcuna per il pagamento del canone RAI.

"Adiconsum chiede al Ministero dello Sviluppo Economico, che coordina il tavolo tecnico sulla LTE, di intervenire immediatamente garantendo l'applicazione gratuita dei filtri a tutti i cittadini che segnaleranno le interferenze, indipendentemente dal canone televisivo", ha concluso Giordano.