Google chiude il 2012 con il botto grazie al Gangnam Style

Fatturato in crescita del 36 percento e utile netto di 2,89 miliardi di dollari per Google, che chiude l'anno in bellezza grazie alla crescita della raccolta pubblicitaria. Solo con il video del Gangnam Style pubblicato su YouTube ha guadagnato più di 8 milioni di dollari.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Google chiude il 2012 in bellezza con un aumento del fatturato pari al 36 percento rispetto al 2011, grazie alla continua crescita nella raccolta pubblicitaria. I ricavi relativi agli ultimi tre mesi del 2012 sono stati di 14,42 miliardi di dollari, rispetto ai 10,6 miliardi di dollari dell'anno precedente. 

L'utile netto è stato di 2,89 miliardi di dollari, 8,62 dollari per azione, in confronto ai 2,71 miliardi di dollari (8,22 dollari per azione) dello stesso periodo del 2011. Nel dato sono incluse le perdite della divisione Motorola Home, venduta nel mese di dicembre. Escludendo quest'ultima voce infatti l'utile netto sarebbe stato di 3,57 miliardi di dollari, o 10,65 dollari per azione. Gli investitori ovviamente sono più che soddisfatti, tanto che nella sessione after hours il titolo ha guadagnato oltre il 5%. 

Eric Schmidt impegnato nel Gangnam Style con Psy

Come detto è la voce dei ricavi pubblicitari ad avere contribuito maggiormente al successo finanziario di Google. E in quest'ambito YouTube è stato il protagonista assoluto grazie al alcuni artisti, come per esempio Psy, tirato in ballo durante la conferenza finanziaria da Nikesh Arora, Chief Business Officer. Il video del Gangnam Style infatti ha generato ricavi pubblicitari per oltre 8 milioni di dollari.

Gli artisti a quanto pare non sono gli unici a sfruttare questo canale. "YouTube è anche un bene per i grandi marchi. Le prime 100 aziende che investono su Google hanno speso il 50% in più su YouTube nel 2012 rispetto all'anno precedente" ha precisato Arora.

La pecora nera della famiglia è la divisione Motorola Mobility, che ha contribuito ai ricavi con 1,51 miliardi di dollari, pari all'11% del fatturato totale del trimestre appena trascorso. È però ascritta in bilancio una perdita di 353 milioni di dollari.

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"Non intendiamo perdere denaro con Motorola. Abbiamo ereditato una roadmap già stabilita della durata di 12-18 mesi, dopo la quale prenderanno forma i nuovi prodotti" ha spiegato il direttore finanziario Patrick Pichette, che si aspetta un'inversione di tendenza già a partire dal prossimo trimestre.

Le entrate provenienti da siti web di Google equivalgono a 8,64 miliardi di dollari, due terzi del fatturato totale, e sono cresciute del 18 percento rispetto al 2011. I ricavi generati dai siti partner sono stati pari a 3,44 miliardi di dollari, ossia il 27 percento del fatturato, con un incremento del 19 percento. 

Il costo per click (quello che gli inserzionisti retribuiscono a Google ogni volta che un utente fa clic su un annuncio) è cresciuto del 2% rispetto al terzo trimestre del 2012, ma è calato del 6% se si confrontano le cifre con quelle dello stesso periodo del 2011. In questo settore però ci sono opportunità di business non sfruttate. Le fa notare Nikesh Arora, il Chief Business Officer di Google, che segnala a titolo di esempio il click-to-call e click-to-map.

Google si arricchisce con la pubblicità

Larry Page non poteva che definire i risultati positivi. "I ricavi sono aumentati del 36 per cento rispetto al 2011, e l'8 per cento rispetto al trimestre precedente. I ricavi hanno raggiunto 50 miliardi di dollari per la prima volta nel 2012 - non è un risultato cattivo in soli dieci anni e mezzo di attività. Nella realtà multi-schermo che stiamo vivendo abbiamo di fronte grandi opportunità dato che siamo una società tecnologica focalizzata sul beneficio dell'utente" ha commentato. 

Rispondendo poi alle domande degli investitori Page non ha potuto dribblare l'ovvia domanda sul Search Graph di Facebook. Non ha preso in esame direttamente la nuova funzione del social network, si è limitato a precisare che nell'ottica di Google la ricerca equivale a "organizzare le informazioni a livello mondiale per renderle accessibili e utili".

Secondo il numero uno di Google il sistema di ricerca perfetto è quello che sa esattamente cosa vuole l'utente e gli fornisce il risultato perfetto. In altre parole Knowledge Graph, una soluzione che l'azienda sta sperimentando e che spera di attivare in tutto il mondo.