Italia-Programmi.net multati per 1,5 milioni: capitolo finale?

L'Antitrust ha comminato una sanzione di 1,5 milioni di euro nei confronti della holding di Italia-Programmi.net. Estesa Limited ha attuato tramite il sito pratiche commerciali ingannevoli e aggressive. Intanto continuano le indagini della Procura di Roma, la Polizia e la Guardia di Finanza.

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a cura di Dario D'Elia

Italia-Programmi.net ha ricevuto l'attesa cannonata da parte dell'Antitrust: la società controllante Estesa Limited dovrà pagare una multa di 1.500.000 euro per pratiche commerciali ingannevoli e aggressive. Dopo la ricezione di oltre 25mila segnalazioni, il Garante ha deciso di agire e inviare il provvedimento sia alla Procura di Roma, che ha già aperto un fascicolo sul caso, che alla Polizia Postale  per i profili di rilevanza penale. Persino la Guardia di Finanza è stata coinvolta.

"Il fenomeno ha riguardato alcuni prodotti software offerti apparentemente in modo gratuito: il consumatore digitava su Google il nome del prodotto, disponibile peraltro liberamente in rete, utilizzando parole chiave come gratis e come primo risultato appariva il link www.italia-programmi.net, tramite il quale si trovava nella homepage del sito", si legge nel comunicato ufficiale. 

Allora siamo d'accordo?

"Introducendo i dati personali, come richiesto per registrarsi e scaricare il software ricercato, e senza la richiesta di carte di credito o altre modalità di pagamento, il consumatore attivava inconsapevolmente un contratto di abbonamento a titolo oneroso di durata biennale, dell'importo annuale di 96 euro. La pagina di registrazione riportava i termini dell'abbonamento con un'evidenza grafica non sufficiente ad una loro immediata comprensione".

Dopodiché come ben sappiamo questi truffatori iniziavano a inviare richieste di pagamento dopo i dieci giorni dalla registrazione, "rendendo dunque impossibile l'esercizio del diritto di recesso e negandolo anche a quanti lo avevano esercitato tempestivamente". Il mancato pagamento, su un fantomatico conto cipriota, avviava una procedura si sollecito via mail e lettera dal carattere minaccioso, con costi aggiuntivi e minacce di azioni penali. 

In ogni caso a dicembre abbiamo pubblicato uno special (Italia-programmi.net: la vicenda e cosa fare per proteggersi) con tutti i dettagli per difendersi da questa truffa.