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a cura di Pino Bruno

Se vivi all'estero e sei iscritto all'AIRE puoi usufruire del sistema per l'identità digitale (SPID) ma non puoi avere la Carta di Identità Elettronica. Insomma sei un cittadino digitale dimezzato. Perché? Non si sa, ma probabilmente è un miscuglio di sciatteria, burocrazia e scarsa considerazione nei confronti degli italiani emigrati.

Eppure qualcuno ha provato a chiedere spiegazioni. Alla Camera dei Deputati giace ancora, da settembre 2016, una interrogazione parlamentare al Ministero dell'Interno e a quello degli Affari Esteri, "se intendano fornire le motivazioni per le quali i cittadini iscritti all'AIRE (l'anagrafe italiana dei residenti all'estero) attualmente non hanno la possibilità di inoltrare la richiesta per ricevere la carta d'identità elettronica e quali soluzioni intenda adottare per il rilascio della medesima per i cittadini italiani residenti all'estero". La risposta, pur sollecitata, non è mai arrivata fino alla conclusione della legislatura. Sul sito ufficiale della Farnesina c'è scritto che "La carta d'identità elettronica non viene rilasciata all'estero".

C'è da augurarsi che il nuovo Parlamento e i nuovi ministri dell'Interno e degli Esteri risolvano il problema al più presto. Intanto va registrata una nuova interrogazione parlamentare, presentata pochi giorni fa dalla senatrice Laura Garavini. "In alcuni Paesi, come la Germania - scrive Garavini - la mancanza della carta di identità elettronica, oltre a privare i cittadini italiani delle funzioni ordinarie proprie di tale documento, li espone ad un'ulteriore difficoltà di ordine pratico, dovuta al fatto che per il sistema bancario locale il possesso di una carta di identità elettronica è condizione per la concessione dell'ordinario credito al consumo, verso il quale si stanno sempre più spostando le abitudini di spesa dei consumatori".

Carta d'identità elettronica 3 0

In Italia invece sono ormai 6084 (su circa 8000) i comuni già abilitati ad emettere la Carta di Identità Elettronica. "Il progetto Carta di identità elettronica - scrive il Ministero dell'Interno - sarà attivato in tutti i Comuni d'Italia entro il 2018. I Comuni presso i quali verrà attivato il nuovo progetto cesseranno l'emissione del documento cartaceo".

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D'altronde la Commissione Europea sollecita i paesi membri a fare in fretta. Dimitris Avramopoulos, Commissario per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, lo scorso aprile ha chiesto di "rendere più sicure le carte d'identità e aiutare le autorità di contrasto ad accedere alle informazioni di cui hanno bisogno per combattere la criminalità e il terrorismo".  

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"L'Italia - ha sottolineato - è uno dei paesi dell'UE che dispone ancora di carte d'identità cartacee. Non sono qui per incolpare ma per facilitare le autorità. I Paesi che hanno documenti meno sicuri devono arrivare alla pari". E invece, come sappiamo, i 5 milioni di italiani iscritti all'AIRE non hanno alcuna possibilità di chiedere ai consolati di appartenenza l'emissione della Carta di Identità Elettronica.

spid

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Lo SPID invece sì. Si può ottenere l'identità digitale anche se si risiede all'estero. Si può richiedere online a uno dei seguenti Identity provider: Aruba PEC, Infocert, Intesa, Namirial, Register.it, Sielte e a Spiditalia se si vive nell'Unione europea. Per ottenerla si deve semplicemente fornire il numero di cellulare, anche se l'abbonamento è sottoscritto con un operatore mobile estero, un indirizzo e-mail, un documento di identità italiano valido tra cui carta di identità, passaporto, patente e un documento che certifichi il codice fiscale.

Expat italiani, cittadini digitali a metà.


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