Italiani analfabeti digitali: maggioranza utonta?

Secondo gli ultimi dati Ocse il 50% degli italiani è analfabeta digitale: non possiede un PC, non sa usarlo e non conosce il Web. La situazione è preoccupante soprattutto perché fra qualche anno porterà ad una frattura radicale tra chi potrà avere accesso al lavoro e chi no.

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a cura di Dario D'Elia

Italia paese di analfabeti digitali. Il bollettino di guerra è stato stilato dall'Ocse, in occasione dell'ultimo censimento sugli analfabetismi. Secondo i dati pubblicati dal quotidiano La Repubblica c'è da preoccuparsi: l'1,5% degli italiani (782mila persone) risulta essere un'analfabeta totale – in pratica non sa né legge né scrivere. Ancora più devastante il dato riguardante l'analfabetismo digitale: il 50% della popolazione non possiede e non sa accendere un PC, men che meno navigare su Internet. 

Analfabeti digitali

Ora, è evidente che di fronte a un tale scenario parlare di sviluppo e nuove tecnologie diventa complicato. Perché mai la Politica dovrebbe promettere o impegnarsi su qualcosa che è incomprensibile alla maggioranza degli elettori? Certamente questa è un'iperbole, ma il senso della questione è chiaro.

"Noi scontiamo un forte ritardo nelle infrastrutture, nella diffusione della banda larga, ma anche una resistenza culturale. Quegli stessi adulti così restii ad usare un PC vivono invece incollati al telefonino", spiega Paolo Ferri, docente di Teorie e tecniche dei Nuovi Media all'università Bicocca di Milano.

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"Basti pensare che in Italia ci sono 150 milioni di SIM card attive. Certo, c'è anche chi pensa che questa dipendenza dalla Rete sia dannosa, che se ne possa fare a meno, che comprima le capacità di apprendimento dei bambini. In realtà i digital kids hanno imparato perfettamente a far convivere il mondo analogico con quello digitale, e i dati Ocse-Pisa dimostrano come i bambini con accesso alle tecnologie siano 50 punti più avanti, nel rendimento scolastico, dei coetanei che non le utilizzano".

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Il problema di fondo è che tra circa 5/10 anni "non avere la connessione ad Internet, non saperlo usare, porterà ad una frattura radicale tra chi potrà avere accesso al lavoro e chi no, ai concorsi, all'università, ma anche al semplice destreggiarsi tra un bollettino da pagare e una visita medica da prenotare". 

Ferri sottolinea infatti che l'assenza totale di un'agenda digitale non consente di rispondere adeguatamente all'alfabetizzazione della popolazione adulta. Se si considera che tra i 45 e i 54 anni si è nel pieno della vita produttiva, scoprire che solo il 53% (negli USA è all'83%) accede a Internet è una vera e propria doccia fredda per l'intero paese.