Apple ha deciso di far conoscere ai suoi clienti i pericoli del jailbreaking per iPhone e iPod, cioè l'installazione di software modificato che permette di usare applicazioni non autorizzate, attivare funzioni aggiuntive, aggirare il blocco operatore e installare gratuitamente applicazioni che altrimenti sarebbero a pagamento.
Tra i problemi citati da Apple ci sono:
- Instabilità di terminale e applicazioni, perdita di dati
- Connessioni (voce e dati) inaffidabili, molte chiamate interrotte e navigazione a singhiozzo
- Interruzione di servizi, come Visual Voice mail, YouTube e altri.
- Compromissione della sicurezza del dispositivo e dei dati personali
- Autonomia ridotta
- Impossibilità di applicare futuri aggiornamenti. In alcuni casi i danni sono irreparabili.
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Aggiungiamo che i problemi non si manifestano sempre, e spesso sono legati a una singola applicazione, piuttosto che al firmware. In ogni caso, per fortuna, tornare alle condizioni originali è sempre possibile, o quasi.
Da una parte, quindi, abbiamo la EFF che cerca di convincere la legge che il jailbreaking è del tutto legale, affermando che un utente è proprietario al 100% di un prodotto acquistato, ed è libero di farne ciò che vuole; dall'altra parte c'è Apple, che cerca di convincere il giudice con scenari apocalittici, come il pericolo della sicurezza nazionale, dei quali però non c'è traccia nelle sue comunicazioni con i clienti.
L'istanza legale della EFF (pdf)
La risposta di Apple (pdf)
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