Kim Dotcom spaventa Hollywood con una mega rete in fibra

Kim Dotcom punta a creare una nuova dorsale oceanica in fibra per connettere Auckland a Sydney e Los Angeles. I neozelandesi potranno avere connessioni in fibra a basso costo e le aziende straniere godere dei prezzi stracciati dell'elettricità.

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a cura di Dario D'Elia

Kim Dotcom vorrebbe fornire accessi broadband economici a tutti i suoi concittadini neozelandesi. Qualche giorno fa ha infatti svelato l'intenzione di costruire una rete in fibra da 400 milioni di dollari per sostenere il suo nuovo progetto Me.ga.

Com'è risaputo il patron di Megaupload sta per tornare online con un servizio P2P protetto da crittografia e altri servizi che avranno bisogno di un'infrastruttura adeguata e un data center. Ebbene, l'idea è occuparsi direttamente della rete diventando di fatto anche un provider. La novità però è che il servizio di connessione sarà a basso prezzo per gli utenti consumer, e a prezzo pieno per quelli business e lo Stato. Si parla di tariffe dell'80% inferiori rispetto al mercato, a fronte di prestazioni il 500% superiori.

Doppio wow

In pratica il tentativo è di replicare il progetto "Pacific Fibre", che avrebbe dovuto collegare con una dorsale in fibra da 12mila km la capitale Auckland a Sydney e Los Angeles. Purtroppo l'iniziativa è naufragata per mancanza di fondi e probabilmente anche per i timori statunitensi legati alla pirateria.

Kim Dotcom è convinto di avere sufficienti fondi a disposizione e al massimo coinvolgerà qualche investitore. In ogni caso sostiene che presto otterrà un cospicuo risarcimento economico dagli Studios di Hollywood e dal Governo statunitense, rei di aver "illegalmente distrutto il suo business".

"Qui hai energia pulita e a basso prezzo. L'energia sta diventando il più grande costo per i  data center di tutto mondo. Con la sua infrastruttura, energia a basso costo e connettività la Nuova Zelanda potrebbe attrarre business Internet stranieri", sostiene Kim Dotcom. "Sfortunatamente l'attuale Governo vuole investire in altre strade asfaltate. Fra non più di 10/15 anni la maggior parte delle persone lavorerà e acquisterà da casa. Non avete bisogno dell'asfalto, ma della fibra!".

Paul Brislen, presidente della Telecommunications Users Association of New Zealand, è convinto che sarebbe un gran bel salto per il paese. Google per prima non disdegnerebbe di sbarcare sull'isola. Il portavoce dell'area IT del Partito Laburista neozelandese comunque ha confermato l'interesse al progetto. Meglio la fibra che l'asfalto.