La Cina oscura Google, Gmail e Google Apps

Il Governo cinese da mercoledì scorso sta bloccando l'accesso ai servizi di Google.

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo cinese, da mercoledì sera, sta bloccando l'accesso a Google, Gmail e Google Apps.

Dopo i primi rallentamenti, gli utenti cinesi hanno compreso che era in atto una vera e propria azione di censura. Al centro della questione probabilmente il recente anniversario delle proteste di Piazza Tienammen, anche se al momento il Ministero degli Esteri continua a sostenere di non essere a conoscenza dei motivi che si celano dietro al blackout.

"Google si è resa responsabile della diffusione di molti contenuti a sfondo pornografico, il che rappresenta una seria violazione delle leggi cinesi", ha sostenuto il portavoce del Ministero. Insomma la linea governativa è la stessa della settimana scorsa.

Intanto Google China ha rilasciato un comunicato piuttosto prevedibile. "Stiamo indagando sul problema e speriamo di ripristinare i servizi il prima possibile", si legge nel documento. Le dichiarazioni di buona volontà non sono servite, quindi, a convince il governo cinese.

"Si tratta di un avvertimento per Google e le aziende straniere, ed è anche un forte avvertimento per i cittadini della rete cinese. Il governo vuole dimostrare la sua determinazione nel tenere il Web sotto controllo", sostiene Xiao Qiang, fondatore di China Digital Times.

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