La Finlandia abbandona solo il corsivo, in Cina il contrario

Nelle scuole finlandesi si smettere solo d'insegnare il corsivo e la calligrafia, non la scrittura a mano nella sua totalità. In Cina, intanto, fa notizia proprio il rinnovato successo della scrittura tradizionale.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La Finlandia non cancella la scrittura a mano dalle scuole, ma solo quella in corsivo e le ore dedicate alla calligrafia. La precisazione è doverosa alla luce del grande dibattito nato dalla notizia che abbiamo pubblicato ieri, e che era evidentemente imprecisa. L'autore di questo articolo si scusa con i lettori per l'errore.

Le considerazioni sulla decisione finlandese restano in parte valide, anche se ovviamente cambiano i pesi in questione. Il ministero finlandese ritiene che imparare a digitare sia più importante che apprendere a scrivere in corsivo, e ha previsto una revisione dei programmi per compensare le abilità che si acquisiscono "collateralmente" con la scrittura in corsivo.

scuola finlandia tablet

Basta imparare lo stampatello e disegnare un po' di più per non perdere i tanti pregi della "bella scrittura"? In Finlandia sono convinti di sì, ma soprattutto credono che sia più importante formare cittadini che sappiano padroneggiare la tastiera - fondamentale per inserirsi con successo nel mondo del lavoro.

Anche in questi termini la scelta può far discutere, ma d'altra parte finora i finlandesi hanno dimostrato di sapere il fatto proprio in termini di educazione; forse sarà il caso di attendere un po' prima di lanciare anatemi. Risulta però almeno curioso che altrove succeda l'esatto contrario.

Dalla Cina infatti arriva la notizia che la calligrafia tradizionale gode di ottima salute. Parliamo della scrittura fatta con il pennello, un'arte che l'UNESCO ha inserito tra i patrimoni dell'umanità e che resiste stoica all'incedere di computer, smartphone e tablet.

calligrafia cinese

I maestri di calligrafia infatti sono pieni di lavoro e tra i loro alunni i bambini abbondano. Si parla per esempio del maestro, specializzato nella scrittura delle massime che ci ha lasciato il filosofo Lao Tse. Il maestro della scrittura tradizionale è tra i divi del momento, invitato dalle TV e intervistato dai giornali più importanti. "Non è vero che ai giovani interessano solo i videogiochi" ha dichiarato Ninj Juang Hu ai giornalisti stranieri in visita.

La momentanea fama di Ning Jiang Hu, in verità, va inserita in un progetto più grande che vede da una parte il governo stesso di Pechino e la promozione del progetto "La Nuova Via della Seta", e dall'altra nelle attività di un giornale che sta ampliando i propri orizzonti. Detto questo, resta un personaggio amato dal pubblico e con molti studenti.

Da una parte del mondo il corsivo viene eliminato dalle scuole, e dall'altra invece la scrittura tradizionale è una realtà più vibrante che mai. Due facce della stessa medaglia, che raccontano due modi diversi di essere moderni, oppure due realtà in contrapposizione?