La morte di Megaupload ha favorito vendite e noleggi legali

Lo studio "Gone in 60 Seconds: The Impact of the Megaupload Shutdown on Movie Sales" confermerebbe un rapporto di causa effetto tra la chiusura dei grandi siti pirata e l'aumento delle vendite legali. La scomparsa di Megaupload avrebbe incrementato i ricavi tra il 6% e il 10% di due grandi major di Hollywood.

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a cura di Dario D'Elia

La chiusura di Megaupload, secondo uno studio di un gruppo di ricercatori statunitensi, avrebbe incrementato le vendite e i noleggi online dei film digitali. Un team del Wellesley College e del Carnegie Mellon ha monitorato i ricavi di due importanti major di Hollywood in 12 paesi, per 18 settimane consecutive dopo la chiusura della piattaforma. Ebbene, è stata rilevato un consistente aumento degli introiti, compreso tra il 6% e il 10%.

Gone in 60 Seconds: The Impact of the Megaupload Shutdown on Movie Sales di fatto sembrerebbe confermare la tesi della MPAA (Motion Picture Association of America) sulla pirateria online. Ovvero che il traffico illegale tiene lontano i consumatori dai negozi ufficiali.

Megaupload

"Eravamo interessati a studiare l'effetto della chiusura di un importante sito di pirateria sulla domanda di film digitali online, e ci siamo confrontati con la tesi che sostiene che tali sforzi potrebbero essere come un gioco di caccia al topo, con un nuovo sito di file sharing che spunta fuori appena se ne chiude uno", ha spiegato l'assistente alla cattedra di Economia Brett Danaher a TorrentFreak.

Variazione

"Abbiamo scoperto la logica di questo argomento, ma si potrebbe anche immaginare una situazione dove la chiusura di un così grande sito possa cambiare il comportamento di alcuni tipi di consumatori".

I 12 paesi monitorati

Non a caso i maggiori benefici si sono verificati dove era più alto il tasso di penetrazione del servizio, come ad esempio in Spagna e Francia. I ricercatori hanno stimato che per ogni punto percentuale di presenza, prima della chiusura, dopo si è registrato un incremento delle vendite tra il 2,5% e il 3,8%. Insomma, si è stabilito una sorta di rapporto di causa/effetto. Complessivamente un 7/10% di aumento per le vendite online e un 4/7% per i noleggi (sempre online).

La questione di fondo è che la maggioranza degli utenti non dispone delle competenze per individuare eventuali alternative, e quindi molti si adeguano alla legalità pur di ottenere ciò che desiderano.