La cyber-Nazionale italiana domani 28 luglio inizierà le Olimpiadi Internazionali di Informatica di Almaty (Kazakistan). I nostri portacolore sono Filippo Baroni, Francesco Milizia, Dario Ostuni e Marco Donadoni. Vengono rispettivamente da Lodi, Brindisi, Cesate e Bergamo. Sono tutti studenti delle Superiori, ma Milizia è il veterano del gruppo, avendo già partecipato all'edizione 2014 di Taipei vincendo la medaglia d'argento. L'allenatore Luigi Laura, dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza, si è occupata della selezione puntando su "talento, passione e impegno".
Sono passati attraverso competizioni scolastiche, selezioni regionali e infine le Olimpiadi italiane (ecco i test) - con l'unico obbligo di avere tra i 14 e i 20 anni. Dopodiché a 6 medaglie d'oro sono state offerte borse di studio per 2 settimane per uno stage in Inghilterra. Fra questi sono stati selezionali successivamente i nazionali.
Le aspettative sono altissime anche perché il medagliere italiano è al top in Europa: in 14 anni di partecipazione alle competizioni internazionali abbiamo conquistato 37 medaglie - 2 ori, 13 argenti e 22 bronzi.
Le prove a cui dovranno sottoporsi sono individuali. Dopodiché i punteggi conteranno per la valutazione finale a squadre. Si tratta per lo più di creare algoritmi che tramite un programma informatico (in Pascal, C o C++) siano in grado di risolvere problemi complessi.
"Ogni anno ci adoperiamo per giungere a risultati eccellenti e aumentare il coinvolgimento delle scuole, così da fare emergere sempre più numerosi i talenti digitali nascosti fra i banchi", ha spiegato Carmela Palumbo, direttore generale per gli Ordinamenti scolastici e la valutazione del ministero.
"Gli insegnanti, in questo senso, hanno un ruolo fondamentale: per questo da due anni insieme ad Aica (Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico) abbiamo attivato anche un percorso di formazione specifico sui contenuti tipici delle prove delle Olimpiadi, rivolto ai docenti delle materie tecniche e scientifiche".