La Terra vista da Saturno, siamo un granello di polvere

Le foto scattate alla Terra dall'orbiter Cassini vicino a Saturno svelano come siamo piccoli nell'universo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La Terra vista da Saturno è un granello di polvere sospeso in un raggio di sole. Lo testimoniano le foto scattate dall'obiter Cassini guardando verso di noi dal sesto pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole. "Non possiamo vedere i singoli continenti o le persone in questo ritratto della Terra, ma questo pallido punto blu è una sintesi di ciò che siamo stati il 19 luglio" ha detto Linda Spilker, uno degli scienziati della NASA coinvolti nel progetto Cassini.

Le foto sono state scattate il 19 luglio scorso ed è stata la terza volta che il nostro Pianeta è stato avvistato da una distanza di 1,5 miliardi di chilometri da noi. "L'immagine di Cassini ci ricorda quanto sia piccolo il nostro pianeta nella vastità dello spazio, e testimonia anche l'ingenuità dei cittadini di questo piccolo pianeta che inviano una sonda spaziale robotica così lontano da casa per studiare Saturno e scattare una foto della Terra" ha commentato Linda Spilker, uno degli scienziati della NASA coinvolti nel progetto Cassini.

Lo vedete quel puntino laggiù?

La NASA sottolinea come le immagini della Terra dalla parte esterna del sistema solare esterno sono rare, perché da quella distanza la Terra appare molto vicina al Sole. I sensori di una fotocamera possono essere danneggiati se puntati direttamente verso il Sole, proprio come un essere umano può danneggiarsi la retina. Cassini è stato in grado di scattare queste foto perché il sole era momentaneamente nascosto dietro a Saturno (eclissi di Sole) e la maggior parte della luce è stata bloccata. 

Altre immagini, in bianco e nero, sono state invece catturate da Messenger, altra sonda della NASA che recentemente si trovava vicina a Mercurio, a 98 milioni di chilometri da noi. In questo caso è bene sottolineare che la Terra e la Luna sono più piccole di un pixel, ma appaiono molto grandi perché le immagini sono sovraesposte. Per catturare la luce dei Paneti e quindi vederli nelle immagini sono infatti necessarie lunghe esposizioni. Di conseguenza, gli oggetti luminosi nel campo visivo diventano saturi e appaiono artificialmente grandi. Non fatevi illusioni insomma, siamo solo un puntino nell'Universo. Cassini inoltre ha scattato moltissime immagini al sistema di Saturno, che gli esperti della NASA dovranno comporre come un mosaico per analizzare da vicino il sistema.

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Grazie al lavoro delle sonde ne sapremo sempre di più sull'Universo che ci circonda. Le foto di Cassini e Messenger però ci danno qualcosa di più: l'occasione per capire quanto siamo piccoli.

L'astronomo Carl Sagan aveva interpretato bene questa presa di coscienza. "Guardate di nuovo in quel punto. Ecco qui. È casa nostra. Siamo noi. In questo puntino ci sono tutti quelli che amate, tutti quelli che conoscete, e di cui non avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, che ha vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e delle nostre sofferenze, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, cacciatori e prede, eroi e codardi, creatori e distruttori di civiltà, re e contadini, tutte le giovani coppie innamorate, madri, padri e figli speranzosi, inventori ed esploratori, predicatori di moralità, politici corrotti, superstar, leader supremi, santi e peccatori. Tutti nella storia della nostra specie hanno vissuto lì, su un granello di polvere sospeso in un raggio di sole".