La UE indaga sulla gestione del traffico dati

Al via la prima indagine ufficiale sulla gestione del traffico dati all'interno dell'Unione Europea. Neelie Kroes, commissario europeo per la Digital Agenda, si aspetta collaborazione da parte dei provider e operatori mobili.

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a cura di Dario D'Elia

La Commissione Europea ha avviato la prima indagine sulle pratiche di gestione del traffico dati attuate dagli operatori TLC. Stando a quanto riporta il Financial Times l'obiettivo primario è quello di analizzare in profondità il fenomeno soprattutto in relazione ai principi di neutralità della rete e di libertà di impresa.

Obiettivo Net neutrality

Al momento infatti non è chiaro se i consumatori vengano correttamente informati sulle limitazioni applicate al traffico e se vi siano in qualche modo comportamenti anti-concorrenziali. La gestione del traffico dati non è considerata un male assoluto, soprattutto se utilizzata per de-congestionare le reti in alcune zone e in alcuni momenti della giornata. Il problema ovviamente è legato agli abusi: ad esempio non si può smettere di investire nello sviluppo nascondendosi dietro a questo paravento.

Neelie Kroes, commissario europeo per la Digital Agenda, ha chiesto chiarezza soprattutto considerando che il 25 maggio entrerà in vigore il nuovo regolamento sulla gestione del traffico. Nel caso gli operatori si dimostrassero poco collaborativi la UE potrebbe intervenire con il pugno duro, come ha fatto in passato ad esempio con le tariffe sul roaming europeo.

È evidente infatti che la mancanza di trasparenza nei confronti dei consumatori ed eventuali tentativi di ostacolo applicati a servizi concorrenti (si pensi ad esempio al video-streaming) andrebbero considerate gravi violazioni delle normative vigenti.

In Italia attendiamo con ansia gli esisti di questa indagine, sopratutto considerando ad esempio i nuovi filtri applicati da Telecom Italia nel mobile (Telecom limiterà anche il traffico mobile, da domani) e sull'ADSL residenziale (Telecom fa chiarezza sui filtri applicati al P2P).