L'AGCOM oscura decine di siti legittimi a causa di un errore

La piattaforma PiracyShield ha emesso un ordine ai provider italiani di escludere un indirizzo IP, azione che ha portato al ban di decine di siti legittimi

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a cura di Andrea Maiellano

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Il 24 febbraio 2024, la piattaforma PiracyShield ha emesso un ordine ai provider italiani di escludere un indirizzo IP dalla navigazione, il 188.114.97.7, che appartiene a Cloudflare.

Tale azione ha portato all'oscuramento di decine di siti legittimi, generando dubbi sulla reale efficienza dell'operato di PiracyShield, che vi ricordiamo è sostenuto direttamente dall'AGCOM.

L'indirizzo IP in questione è stato oscurato senza una verifica accurata, causando danni collaterali a numerosi siti web legittimi che utilizzavano Cloudflare come servizio di distribuzione e sicurezza.

Tra i siti colpiti c'è l'Associazione Volontari Carcere (AVoC) di Bologna, che ha visto il proprio sito oscurato come effetto indiretto dell'azione di PiracyShield.

La questione è emersa quando un utente ha notato l'inaccessibilità del proprio sito e ha identificato il ban come proveniente da PiracyShield.

Nonostante il tentativo di PiracyShield di contrastare la pirateria online, l'azione ha suscitato preoccupazioni riguardo all'efficacia e alla trasparenza del sistema.

La mancanza di trasparenza nell'operato di PiracyShield è stata evidenziata, poiché non vengono pubblicati gli IP specifici bloccati, rendendo impossibile per i siti interessati presentare reclami di alcuna tipologia.

Inoltre, la procedura di reclamo viene complicata dalla mancanza di tracciamento delle cancellazioni dei ticket da parte dei segnalatori.

Nonostante le critiche e i danni collaterali, PiracyShield continua, imperterrito, a oscurare indirizzi IP, con un totale di 1441 indirizzi bloccati nella giornata di oggi.

Questa peculiare questione solleva parecchie preoccupazioni sulla necessità di rivedere le pratiche e le procedure di PiracyShield per evitare danni ingiustificati a siti web legittimi, che possono ritrovarsi con danni economici sostanziali e nessuna possibilità di risarcimento.

In conclusione, l'episodio mette in discussione l'efficacia delle azioni di PiracyShield, e della AGCOM, e sottolinea l'importanza di un approccio più accurato e trasparente nel contrastare la pirateria online senza danneggiare siti leciti.