L'antidoto anti sbornia per guidare dopo aver bevuto

Un surrogato artificiale dell'alcol per bere senza subire i postumi della sbornia.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Sbornie addio. Non c'è bisogno di diventare astemi, anzi, potete bere quanto vi pare, a patto che al posto dell'alcol vero usiate un surrogato artificiale come quello ideato dal neuro psicologo britannico David Nutt. E se dopo avere alzato il gomito avete una riunione importante o dovete guidare, nessun problema, c'è l'antidoto che vi rimette in sesto in un attimo.

La ricerca di Nutt ha destato molto interesse tre anni fa, oggi torna alla ribalta sia per i danni che l'alcol sta causando soprattutto fra i giovanissimi, sia perché oltre al surrogato che annulla i postumi della sbornia si parla anche di un antidoto. Ad ogni modo l'idea era ed è tuttora interessante, quindi per chi non la conoscesse ecco in sintesi di cosa si tratta.

Un altro per favore!

Un gruppo di esperti farmaceutici dell'Imperial College di Londra nel 2010 ha sviluppato un sostituto artificiale dell'alcol che è in grado di dare una sensazione di ubriachezza senza provocare il mal di testa e le altre conseguenze tipiche di una sbornia da smaltire.

La sostanza in questione si ottiene con composti chimici a base di Benzodiazepine (la classe di farmaci per sedare, riduerre l'ansia, etc.) e secondo Nutt sarebbe priva di effetti collaterali indesiderati. Inoltre, per quanta se ne assuma, si resterà sempre solo lievemente alticci. In un'intervista pubblicata ieri dal Guardian, Nutt introduce un altro elemento: un antidoto che in pochi minuti fa tornare completamente sobri.

Il professore spiega che dopo essersi rilassato per un'ora sotto gli effetti del finto alcol da lui creato ha preso l'antidoto e "in pochi minuti" era "perfettamente lucido e pronto per tenere una lezione". Grazie alle due soluzioni combinate, secondo Nutt si possono ottenere le stesse sensazioni inebrianti dell'alcol "rimuovendone gli effetti, come l'aggressività e la dipendenza".

Prima che queste "pozioni magiche" arrivino nei negozi passerà del tempo, anche perché sono in molti a ritenere che dovrebbero essere etichettate come farmaci vista la presenza di benzodiazepine. Quello che ci chiediamo è: ma davvero l'unica alternativa alla sbronza è il rischio di finire nel tunnel delle di una classe di medicinali usati normalmente per sedare e come ansiolitici?