Le criptovalute sono sempre più rischiose, dice la CONSOB

La Consob ha reso noto un rapporto annuale sulle criptovalute, evidenziando il loro considerevole calo di valore rispetto al 2021

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a cura di Andrea Maiellano

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La Consob ha reso noto un rapporto annuale sulle criptovalute, evidenziando il loro considerevole calo di valore lo scorso settembre 2023, con una diminuzione del 50% rispetto al 2021.

Il documento mette in luce anche l'aumento degli attacchi da parte di hacker nel 2022, con 3,8 miliardi di dollari sottratti, rispetto ai 3,3 miliardi dell'anno precedente. I numeri in merito per il 2023 non sono, però, stati diramati.

Il rapporto sottolinea la forte volatilità strutturale delle criptovalute, oltre alla loro elevata vulnerabilità agli attacchi cibernetici. Solo una minoranza delle piattaforme di scambio (14 su 188) è considerata "molto sicura", mentre cresce la quota di quelle con valutazioni scarse per quanto riguarda la sicurezza informatica.

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bitcoin

“Solo una netta minoranza delle piattaforme di scambio di criptovalute (14 su 188) può ritenersi ‘molto sicura’. Rispetto al 2022 aumenta, inoltre, la quota di piattaforme che presentano scarse valutazioni di sicurezza cibernetica”. Questo quanto spiegato dal CONSOB nel suo rapporto.

In particolare, il rendimento del bitcoin, costituente oltre il 60% del valore di mercato delle criptovalute, mostra una volatilità estrema dei prezzi, risultando solo lievemente superiore a quello di altre categorie di asset non digitali, a fronte di un’assunzione di rischio ben maggiore dovuta a un’estrema volatilità dei prezzi

Questa instabilità è riscontrabile anche nelle criptovalute inattive, cioè quelle non oggetto di transazioni nell'ultimo anno, con valori prossimi al 60%, e 70%, rispettivamente per bitcoin ed ether.