L'Italia si conferma fanalino di coda in Europa per l'aggiornamento tecnologico. Il responso è confermato dall'analisi dei più recenti dati forniti dall'Unione Europea, che mettono insieme 100 diversi parametri per misurare a che punto è la digitalizzazione del continente. I dati si riferiscono al 2015.
L'Italia ha fatto piuttosto bene in uno solo di questi parametri, il pur importante completamento dei servizi digitali; vale a dire la digitalizzazione dei servizi di Pubblica Amministrazione. In questo caso il nostro paese totalizza 85 punti su un massimo di 100. Siamo in linea con gli altri Stati Membri, più o meno a metà classifica.
Tutti gli altri parametri però evidenziano come l'Italia sia tra i peggiori paesi europei. Il peggior risultato riguarda le abitazioni con un abbonamento a banda larga tramite linea fissa: siamo ultimi, con il 52,6% delle nostre case che ne sono dotate, contro una media europea di quasi il 72%. La percentuale di abitazioni con un abbonamento in Italia sale al 74,3% se si includono le linee mobile, mentre in questo caso la media europea sale al 79,9%. I dati tuttavia non sono del tutto coerenti, considerato che se si guarda ad "abitazioni con accesso a Internet" l'Italia fa segnare il 75,4% (media UE 82,6%).
Secondo la UE poi il 92% delle abitazioni italiane è raggiunto da una linea a banda larga (fissa e mobile), percentuale che arriva al 99,3% se si escludono le aree rurali. In altre parole, ci sono tanti italiani che potrebbero avere una linea veloce ma decidono di non fare l'abbonamento.
Un'informazione che va a braccetto con il dato secondo cui siamo tra i paesi europei più anziani, tant'è che il 27% circa della popolazione non ha mai usato Internet. Abbiamo anche un problema di competenze digitali, ad aggravare la situazione: solo il 19,3% degli italiani ha competenze IT di livello "superiore a quello basilare", e peggio di noi fanno Grecia, Cipro, Polonia, Bulgaria e Romania. Ne siamo però consapevoli, almeno in parte: il 33% circa degli italiani ritiene di avere competenze IT inadeguate.
_YB15.png){kind=link}
Poche competenze e familiarità con Internet ci portano anche a guardare con sfiducia alla rete: solo il 26% degli italiani fa acquisti online, rispetto a una media UE del 53,2%. Il fatto che sia quasi notevolmente più alta la percentuale di persone che hanno avuto problemi con i dati personali (4,1 vs 2,8 percento) di certo non aiuta.
Infine, se le amministrazioni italiane stanno lavorando bene - stando ai dati della UE - questo non significa che come cittadini sfruttiamo le nuove possibilità. Nell'arco di 12 mesi il 26% degli italiani ha usato servizi di PA digitale, a fronte di una media europea del 46,3%.