L'invisibilità temporale mette in scacco le spie di Obama

Una singolare ricerca svolta presso la Purdue University dimostra come sia possibile creare una lacuna temporale in un fascio di luce all'interno di una fibra ottica, per inserire messaggi segreti o disturbare la comunicazione.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli scienziati della Purdue University hanno trovato il modo di realizzare varchi temporali, o almeno ci sono andati vicini. Nel tentativo di creare forme di comunicazione più sicure, infatti, è stato creato quello che potremmo chiamare un "mantello dell'invisibilità temporale" all'interno di un flusso di luce – in grado di oscurare ciò che accade al suo interno.

L'approccio è simile a quello dell'invisibilità ottica di cui abbiamo già parlato in passato (Il mantello dell'invisibilità sarà realtà grazie a un italiano e L'invisibilità perfetta esiste ma solo per le microonde). Solo che in questo caso si punta a nascondere ciò che accade in un certo lasso di tempo.

Varchi temporali? Amy Pond ne sa qualcosa

Non si tratta ovviamente di manipolare il continuum spazio temporale come il Dottor Who, ma di una – comunque strabiliante – alterazione della luce che scorre in una fibra ottica. I ricercatori hanno aperto la fibra stessa, scomposto il fascio di luce nelle sue varie frequenze per poi alterare le velocità delle varie componenti.

In questo modo si è venuta a creare una sorta di lacuna temporale grazie alla momentanea mancanza di luce. In questo momento è possibile inserire nuovi segnali, impossibili da registrare. Successivamente il varco temporale viene richiuso con la procedura inversa, e nemmeno l'alterazione è visibile a chi riceve il segnale.

L'articolo di presentazione spiega che questa ricerca migliora sensibilmente esperimenti precedenti simili, perché aumenta di circa il 46% il tempo disponibile per inserire il messaggio segreto. I ricercatori della Purdue inoltre hanno lavorato usando componenti comunemente in commercio, dove in precedenza si era fatto ricorso a dispositivi rari e costosi.

Rappresentazione schematica dell'esperimento

"Potenzialmente abbiamo un livello di sicurezza più alto perché non sembra nemmeno che ci sia una comunicazione in corso", ha commentato Joseph Lukens della Purdue University, "Le spie non capiranno nemmeno che il segnale è oscurato, perché in apparenza non c'è nessun segnale".

In alternativa questa tecnica si potrebbe usare per disturbare e alterare una comunicazione senza che i bersagli se ne rendano conto, ha spiegato ancora Lukens. "Inoltre si può accendere e spegnere, quindi se sospettano qualcosa si può tornare alla comunicazione normale", ha poi aggiunto lo scienziato.

Insomma, la NSA avrà anche messo a punto il programma PRISM, ma i dirigenti di Washington faranno bene a preoccuparsi, perché tra non molto pubblicheremo foto di gatti su Facebook usando una macchina del tempo.