Entro fine gennaio scade il termine per pagare il canone RAI, quindi non è un caso che sia partita una campagna pubblicitaria piuttosto invasiva. Sui canali RAI lo spot non va troppo per il sottile: "Il canone si deve, il canone si vede". Adiconsum però non ha gradito e quindi ha affilato le penne.
Prima di tutto ha ricordato che il pagamento dell'imposta di possesso per finanziare il servizio pubblico televisivo è un obbligo anche se non si guarda la RAI. Dopodiché sostiene che lo spot "non aiuta per niente a comunicare quello che vorrebbe (il pagamento di un'imposta, per l'appunto)".
Canone
La nota associazione dei consumatori sostiene che lo spot basato sulla parola "canone" non dovrebbe avere nulla a che fare con i loghi di tutta l'offerta del servizio pubblico - anche radiofonico. "Il messaggio che viene percepito da chi non è già informato in merito, è che si tratti del pagamento di un canone per la visione dei vari canali Rai", spiega Adiconsum.
"Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere l'intervento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, perché' verifichi se non ci siano gli estremi di una pubblicità ingannevole".
Effettivamente il discorso non fa una grinza: il canone è una tassa sul possesso della televisione, non un abbonamento per accedere ai servizi RAI. Questione di dettagli.