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a cura di Dario D'Elia

Un gruppo di ricercatori dell'Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha sviluppato un sistema di illuminazione a LED capace di dialogare con gli smartphone sfruttando la tecnica "Visible Light Communications" (VLC). In pratica una porzione dello spettro di luce visibile (tra i 400 e gli 800 Thz) viene impiegato per veicolare dati.Nello specifico Ernesto Ciaramella, docente di Comunicazioni Ottiche, in collaborazione con gli ingegneri italiani di TCI Led Professional Applications Srl di Saronno (Varese), ha pensato che questa tecnologia possa essere ideale in ambienti chiusi come musei, ospedali o centri commerciali, per fornire agli utenti informazioni di diverso tipo. È sufficiente inquadrare con la videocamera la sorgente di luce per attivare un canale di comunicazione e allo stesso tempo ottenere una localizzazione con un margine di errore massimo di un metro.

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Ad esempio una lampada a LED su un quadro potrebbe fornire dati sull'artista o sull'opera. In un ospedale un visitatore potrebbe essere guidato verso la destinazione corretta. E così via. Il vantaggio è che è sufficiente entrare nel cono di luce per attivare automaticamente la "connessione" via app.

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In sintesi si tratta di uno strumento che sposa localizzazione e comunicazione, per altro risolvendo tutti i problemi di ricezione che si possono incontrare normalmente all'interno degli edifici.

Sotto il profilo tecnico i ricercatori hanno semplicemente modificato una comune lampada a LED, dotandola di un'elettronica che modula la luce per sfruttare lo spettro di frequenza compatibile con il VLC. L'occhio umano non percepisce la differenza ma la videocamera smartphone coadiuvata da una specifica app sì. Quando viene stabilita la connessione, la app comunica la posizione dell'utente alla sorgente luminosa e questa veicola ogni dato pre-caricato o una task. Durante la Fiera "LIGHT & Building 2018" di Francoforte, ad esempio, i ricercatori hanno mostrato la possibilità di avviare in automatico un filmato fruibile sul terminale mobile.

Quando il telefono entra nel cono di luce, la app si attiva segnalando la posizione dell'utente. Ma l'applicazione può essere programmata anche per far iniziare un'azione, che, nel caso specifico della dimostrazione alla Fiera di Francoforte, consiste nel dare il via a un filmato. La soluzione realizzata da Sant'Anna e TCI Led Professional Applications Srl di Saronno ha il vantaggio di una notevole semplicità d'uso e soprattutto non richiede modifiche sostanziali né della lampada né al cellulare.