Maker Faire Roma, travolti da un insolito successo

Novantamila persone di ogni età hanno invaso pacificamente Roma per partecipare alla seconda edizione della Maker Faire curata da Massimo Banzi e Riccardo Luna. In mostra centinaia di invenzioni, soprattutto stampanti 3D, droni e mini robot. Un segnale del cambiamento in atto, della crescente domanda di "democratizzazione" della tecnologia, della nascita di un mercato di consumatori attivi.

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a cura di Pino Bruno

Travolti da un insolito successo. Era una scommessa, la Maker Faire 2014 di Roma, in un Paese ancora profondamente segnato dal divario digitale. Vinta! Senza se e senza ma: novantamila cittadini di ogni età hanno invaso pacificamente l'auditorium Parco della Musica della capitale. Per vedere, toccare, montare, usare centinaia di prodotti creati da inventori di tutto il mondo. Molti dei quali sono giovanissimi. Tanto giovani che spesso sono venuti a Roma accompagnati dai genitori.

La squadra di Tom's Hardware alla Maker Faire 2014 con il FabLab Romagna

E già, perché se c'è una cosa che ha stupito gli addetti ai lavori e gli esperti, è il trionfo della creatività e della manualità, del tocco artigianale che caratterizza gran parte degli oggetti e dei prodotti esposti nelle tende e nei padiglioni allestiti al Parco della Musica. È stato forse questo l'elemento – il valore aggiunto – che ha affascinato le migliaia di scolari e studenti che, venerdì mattina, hanno partecipato ai laboratori allestiti dai maker. Ragazzini alle prese con saldatori, circuiti e linguaggi di programmazione, guidati nella realizzazione di robot e videogiochi.

Certo, alla Maker Faire di Roma c'erano anche alcuni colossi del mondo digitale – Intel e Microsoft per citare i più noti. Aziende che hanno accettato la sfida del prorompente movimento e hanno deciso di confrontarsi con i maker e con il fiorire dei Fab Lab. Impensabile, fino a qualche anno fa. Un segnale del cambiamento in atto, della crescente domanda di "democratizzazione" della tecnologia, della nascita di un mercato di consumatori attivi, quelli che sociologi ed economisti chiamano prosumer

La Maker Faire romana è nata quasi in sordina l'anno scorso e, alla sua seconda edizione ha dimostrato di essere una delle manifestazioni europee più interessanti e vitali. Merito di Massimo Banzi, il "padre" di Arduino, e Riccardo Luna, "Digital Champion" per l'Italia, una figura voluta dall'Unione Europea per promuovere negli Stati membri i temi dell'innovazione e del digitale.

Noi di Tom's Hardware abbiamo raccontato con interesse la prima edizione e, quest'anno, siamo stati Media Partner della manifestazione. Siamo andati a Roma con una nutrita squadra di inviati e youtuber (ProdiGeek, SglepBoys, fntsmn)  per descrivere con le parole e con le immagini il lavoro degli inventori e la curiosità e l'entusiasmo dei visitatori. Troverete tutti cliccando sul banner che campeggia sulla nostra home. Leggete le news, vedete i filmati e fateci sapere cosa ne pensate.

I numeri della Maker Faire Rome 2014

  • "90mila presenze totali, 360 laboratori, allestiti in un'area kids di 2000mq, dove 15mila bambini si sono divertiti a costruire lampade, a familiarizzare con fili e batterie per realizzare circuiti elettrici, ad assemblare mini-robot o ad auto-costruirsi un video-game. Tremila di loro hanno potuto partecipare ai 120 workshop di un'ora e mezza andati esauriti già nei primi giorni di iscrizione gratuita. I più grandi, invece, hanno potuto progettare stazioni climatiche per il controllo dell'ambiente (umidità, livelli di co2, temperatura, pressione) mettendo in comunicazione i dati fisici con una piattaforma web; conoscere la "tecnologia wearable", a cominciare dai tessuti interattivi per numerose applicazioni; spegnere la tv, smontandola letteralmente, per accendere le idee dando forma a nuovi oggetti coi componenti della tv fatta a pezzi.
  • 3.000 foto scattate dalla macchina fotografica ribattezzata "degli innamorati", perché scatta solo baciandosi o prendendosi per mano.
  • migliaia di oggetti stampati sul momento dalle centinaia di stampanti 3D presenti che, seppure note anche al grande pubblico, stupiscono sempre grazie ai nuovi settori applicativi, come il food: quest'anno oltre al cioccolato si è parlato di pizza 3D printed!
  • 500 sessioni di musica live fra la band di robot musicisti e la band Team Dare automatizzata.
  • migliaia di "kit da maker" venduti allo store di Arduino.