Me.ga è il dominio del Megaupload 2.0 che arriva a gennaio

Il 20 gennaio 2013 aprirà Mega, nuova versione di Megaupload. Il servizio di distribuzione digitale, fondato da Kim Dotcom, ha già un dominio online e si prefigura come inattaccabile dalle autorità di polizia mondiali.

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a cura di Manolo De Agostini

Mega è me.ga. Il nuovo Megaupload ha quindi un dominio (.ga = Gabon), che al momento fa un redirect verso "kim.com/mega". Si tratta di un nuovo tassello in vista del ritorno di un servizio che all'inizio di quest'anno è stato chiuso dell'FBI (Megaupload, Megavideo e Megaporn chiusi dal FBI), con somma felicità dell'industria digitale, tra cui quella musicale del nostro paese.

Kim Schmitz, in arte Kim Dotcom, ha promesso che Mega debutterà il 20 gennaio 2013, giorno del raid della polizia nella sua casa in Nuova Zelanda in cui venne arrestato, per poi essere rilasciato su cauzione qualche tempo dopo.

Da allora Dotcom non solo sta combattendo la sua battaglia legale contro il governo degli Stati Uniti (Kim Dotcom: Megaupload chiuso per far rieleggere Obama), smascherando alcuni aspetti poco limpidi dell'intera vicenda, ma lavora per sviluppare un nuovo servizio "inattaccabile". Si parla di server ridondanti e crittografia totale, nonché un nuovo modello di distribuzione fatto di chiavi in possesso degli utenti e non degli amministratori.

Il frutto dell'impegno è proprio Mega, su cui troviamo un tasto che se cliccato mostra la scritta "il 20 gennaio questo tasto cambierà il mondo". Nella parte bassa del sito ci sono dei tasti che rimandano a informazioni sul servizio, su come funziona e investire. Su Twitter Kim Dotcom dice che quando il servizio debutterà serviranno 60 server web.

Mega-upload, mega-Kim, mega-girls

Da ricordare che il vecchio Megaupload era visitato regolarmente da 50 milioni di persone ogni giorno, ma data l'attenzione mediatica che il caso sta riscuotendo, è probabile che quel numero sarà sbriciolato in men che non si dica. La rinascita di Megaupload è quindi sempre più vicina e si può già dare per scontato che la guerra tra il panciuto tedesco e le autorità statunitensi continuerà ancora lungo.