Microsoft a Google: indagini antitrust inevitabili

Microsoft risponde senza mezzi termini a Google, affermando che l'azienda di Mountain View deve accettare il fatto che avere una posizione dominante richiama l'attenzione dell'antitrust.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Microsoft ha detto a Google che deve affrontare la questione dell'indagine antitrust europea senza lamentarsi troppo. Il messaggio è arrivato tramite un blog di MS, in risposta a quello di Google, nel quale, nemmeno troppo velatamente si afferma che dietro alle denunce c'è proprio Microsoft.

Google contro Microsoft

Microsoft, sostanzialmente, si dice estranea alle denunce presentante contro Google ma afferma che, anche se fosse, Google deve affrontare la questione, punto e basta. Un messaggio che detto a voce suonerebbe come "cresci e smettila di frignare".  

Google dovrebbe accettare il fatto che la sua posizione dominante attira l'attenzione delle autorità e deve affrontarne le conseguenze, come Microsoft fa ormai da almeno quindici anni.

Google, per alcuni "la prossima Microsoft".

Microsoft, quindi, vuole dare un consiglio da parte di chi ha maturato molta esperienza di cause antitrust, tanto che l'autore del post ritiene utile dare una piccola lezione a riguardo: "le agenzie antitrust funzionano così: osservano i concorrenti e cercano di capire come funziona un mercato, le  pratiche delle aziende che lo dominano e quanto queste pesino sulla concorrenza. In ultima analisi, ciò che conta non è chi si lamenta, ma se certe pratiche siano anticoncorrenziali oppure no".

Microsoft, allo stesso tempo, si è detta preoccupata, perché "Google tende a vincolare gli inserzionisti, rendendo difficile la crescita di Microsoft nel settore pubblicitario". Queste affermazioni si potrebbero interpretare come l'implicita ammissione del proprio ruolo nelle denunce.

Al momento l'Unione Europea non ha aperto indagini ufficiali, ma si sta limitando a raccogliere informazioni sulle vicende.