Microsoft PhotoDNA: setaccia la Rete e scova foto pedofile

Microsoft ha fornito gratuitamente alle forze dell'ordine internazionali PhotoDNA, un'applicazione che consente di individuare automaticamente i contenuti pedopornografici online e assicurare i colpevoli alla giustizia. Lo strumento lavora con NetClean Analyze e Child Exploitation Tracking per un'azione più mirata ed efficace.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Microsoft ha realizzato in collaborazione con NetClean il software PhotoDNA, che sarà messo a disposizione delle forze dell'ordine per aiutarle a individuare contenuti pedopornografici online e assicurare alla giustizia chi ne fa uso. Si tratta di una tecnologia di confronto delle immagini sviluppata da Microsoft Research in collaborazione con il Dartmouth College, che conta sull'archivio del National Center for Missing & Exploited Children (NCMEC), attivo dal 2002.

Microsoft aiuta le forze dell'ordine a combattere la pedopornografia

Al momento sono inclusi oltre 65 milioni di immagini e video di sfruttamento sessuale dei bambini segnalati alle forze dell'ordine, che verranno confrontati con i contenuti presenti in rete per individuarne copie o simili. PhotoDNA crea una firma unica per ciascuna immagine digitale, una sorta di impronta digitale che può essere confrontata con le firme di altre immagini per trovarne le copie.

La nuova versione supporterà le connessioni tra NetClean Analyze e il sistema Child Exploitation Tracking (CETS), un programma collaborativo globale che tiene traccia dei movimenti in Rete di centinaia di sospetti e consente di raccogliere prove a loro carico per lo sfruttamento della pornografia infantile. CETS è attualmente utilizzato dalle agenzie in Australia, Brasile, Belgio, Canada, Italia, Regno Unito e Stati Uniti.

I pedofili saranno tenuti sotto stretta sorveglianza

L'obiettivo dichiarato di Microsoft è quello di contribuire ad accelerare le indagini, limitare la visualizzazione delle immagini e rafforzare la capacità delle forze dell'ordine di identificare rapidamente i responsabili e salvare le vittime. Inizialmente il progetto doveva essere impiegato dai fornitori di servizi online, ma dal dicembre 2009 l'applicazione è stata promossa come strumento di indagine. Microsoft e NetClean hanno lavorato sulla base delle necessità espresse dalle forze dell'ordine per rendere PhotoDNA uno strumento fondamentale nella lotta alla pedopornografia.

Resta comunque molta strada da fare per sradicare il problema della pedopornografia e rendere la Rete un luogo ostile per i pedofili. La responsabilità di individuare e arrestare i criminali che sfruttano e abusano dei bambini spetta alle forze dell'ordine, ma tutti devono attivarsi in questa lotta, compresi i privati e le aziende. Basti pensare che secondo i dati aggiornati continua a crescere sempre di più la violenza sulle vittime più giovani: ormai il 10 percento delle immagini raccolte dal NCMEC riguarda neonati e bambini che non parlano ancora, quindi non possono raccontare a nessuno dei loro abusi.